La Ferrari mastica amaro. A distanza di due settimane dal Gran Premio di Miami a Maranello certe decisioni non sono state ancora digerite
La Ferrari non ci sta e va all’attacco. Mentre il Circus della Formula 1 è impegnato nell’attesissimo Gran Premio di Imola, la scuderia di Maranello non sembra aver ancora accettato quanto accaduto a Miami due settimane fa. Il riferimento è ad alcune decisioni assunte dai commissari di gara al termine del gran premio della Florida.
A scatenare la rabbia del Cavallino Rampante è quanto accaduto circa tre ore dopo la conclusione della corsa. Mentre Carlos Sainz è stato infatti penalizzato di cinque secondi a causa del sorpasso effettuato ai danni di Oscar Piastri, Sergio Perez non ha ricevuto alcuna sanzione nonostante il folle tentativo di passare alla prima curva.
Ne caso che ha coinvolto il pilota messicano della Red Bull non si sono verificati contatti ed è per questo motivo che non ha subito alcun tipo di penalità. Ma le decisioni degli stewards hanno comunque mandato su tutte le furie l’intera famiglia di Maranello che non ha digerito la sanzione inflitta a Sainz. Ed è ovviamente il pilota spagnolo il più arrabbiato di tutti.
“A Miami alla prima curva sono arrivato secondo e per evitare Perez sono uscito quarto: questo ha cambiato tutta la gara. A volte proprio non capisco quello che fa la FIA – le parole tutt’altro che concilianti di Sainz -. Perez è arrivato chiaramente senza controllo e quella frenata sbagliata è molto peggio di quello che ho fatto io, ma uno prende penalità e l’altro no”.
Tra l’altro a causa dei cinque secondi di penalità che gli sono stati inflitti Carlos Sainz ha perso una posizione nella classifica del gran premio di Miami, scendendo dal quarto al quinto posto.
La rabbia di Sainz è ampiamente condivisa e compresa dall’intero staff tecnico del Cavallino Rampante che avverte un evidente senso di ingiustizia e di disparità di trattamento. In casa Ferrari non se ne parla esplicitamente, ma in molti hanno la sensazione che la Red Bull in questa vicenda abbia fatto valere la propria influenza politica.
Uno scenario che a Maranello temono possa ripetersi nel prosieguo della stagione, ma nel frattempo Frederic Vasseur preferisce concentrarsi sulla crescita e lo sviluppo della SF-24 che potrebbe regalare grandi soddisfazioni da qui al termine della stagione.
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