Dopo l’annunciato ritiro del campione, ci si interroga da più parti sul lascito del giocatore e sulla reale concretizzazione delle intenzioni
Non è assolutamente un periodo facile per tutti quegli appassionati di tennis cresciuti nel mito dei favolosi Big Three. Che per qualcuno, giova ricordarlo, saranno sempre i Big Four, dato che un certo Andy Murray ha battagliato ad armi pari con Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic per diversi anni, riuscendo anche a togliersi un gran numero di soddisfazioni.
A conti fatti lo scozzese, troppo spesso frenato dagli infortuni (soprattutto all’anca, il che ha fatto comprensibilmente tremare i fans di Jannik Sinner, considerando l’ultimo stop dell’altoatesino) è stato l’unico ad ostacolare il dominio incontrastato dei tre campioni.
Arrivando non solo a vincere dei Major battendo in finale i mostri sacri, ma financo a raggiungere la vetta del ranking mondiale alla fine del 2016, restando in testa per 41 settimane. Insomma, parliamo di un Campione con la C maiuscola, uno che – onorando il gioco nella sua massima espressione del termine – continua a sudare e faticare sul campo non dando per perso alcun punto. Lottando per una ‘semplice’ vittoria al primo turno di un torneo pur partendo dalla casella 77 della classifica mondiale.
Ritiro Murray, le parole di Wawrinka e Nadal
Dopo l’ultimo stop dovuto al conto presentato da un fisico martoriato dagli infortuni, il nativo di Glasgow aveva usato parole chiare sulle sue intenzioni per il prossimo futuro.
“Al momento nei miei piani non c’è l’opzione di continuare a giocare al termine di questa estate. Non ne parlerò più fino a quando non prenderò la decisione ufficiale di fermarmi“, ha annunciato Murray nello scorso febbraio.
Sull’argomento si sono successivamente espressi sia Stan Wawrinka che Rafael Nadal, due dei maggiori rivali del britannico negli anni d’oro della sua carriera ad altissimi livelli.
“Non sono sicuro che si fermerà quest’estate. Penso che abbia fatto l’annuncio nella foga del momento dopo aver perso una partita, ma non sono sicuro che si fermerà quando ha detto di farlo. Credo che abbia sentimenti contrastanti a seconda dei risultati, ma finché avrà passione e si sentirà competitivo, continuerà“, ha detto lo svizzero interpellato da Express.
Sulla stessa lunghezza d’onda ecco le parole del campione maiorchino, anch’egli accreditato di un più che probabile ritiro alla fine del 2024: “Andy ha avuto una carriera straordinaria. Ha disputato molte finali. È stato un giocatore straordinario che probabilmente ha giocato in un momento difficile della storia del tennis, perché ha condiviso il tour nel momento migliore di Novak, Roger e me. A mio parere, è stato l’unico ad essere al nostro stesso livello in termini generali“, ha dichiarato Rafa.