Se ne va un grandissimo nome che in Italia ha scritto pagine importanti: la big saluta il difensore
Di scomparse illustri ce ne sono state in questi primi mesi del 2024. Non molto tempo fa a lasciarci fu nientemeno che Andreas Brehme, pilastro dell’Inter di Trapattoni che dominò per diversi anni il campionato italiano.
Poco prima dell’ex nerazzurro, un altro lutto gravissimo sconvolse il calcio mondiale: quello dell’immenso Franz Beckembauer, il dio dei difensori e inventore del ruolo di libero. Insomma, il calcio tedesco sta piangendo uno dopo l’altro diversi protagonisti dei suoi anni migliori. E poche ore fa questo trend ha ripreso la sua triste marcia: ci ha lasciati infatti anche Karl-Heinz Schnellinger, altro difensore anni 70′ che con la nazionale tedesca, e in Serie A col Milan, scrisse pagine importanti.
Se n’è andato uno che ha avuto il merito di timbrare il cartellino nella partita più famosa e rocambolesca di sempre: Italia-Germania 4-3, semifinale del Mondiale 1970 disputato in Messico. Schnellinger in quella partita segnò in modo non preventivato, allungando un match che sarebbe diventato da li a poco ‘la partita del secolo’: il Panzer della Renania in quell’occasione dimostrò una verve diversa e legò il suo destino a quello che sarebbe diventato il suo secondo paese.
Infatti, l’ex difensore tedesco è scomparso all’età di 85 anni proprio in Italia, presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, in silenzio e senza dare troppo nell’occhio. Il legame Italia-Schnellinger è scoccato nel lontano 1963 ed è nato a Roma e proseguito a Milano, due tra le città calcistiche più importanti in quegli anni.
Dopo aver vinto un campionato tedesco con la maglia del Colonia e aver vissuto tre anni in Italia tra Roma e Mantova (in prestito dai giallorossi), il tedesco passò al Milan dove divenne sin da subito uno dei pilastri della formazione allenata da Nereo Rocco, vincendo uno Scudetto, tre Coppe Italia, una Coppa dei Campioni e due Coppe delle Coppe. Insomma, trofei indimenticabili in ben nove stagioni complessive.
Schnellinger era uno dei talenti di punta della Germania del Dopoguerra, esordì in nazionale a soli 19 anni, un qualcosa di raro all’epoca. Assieme a Vogts e Schulz, e con Beckembauer leggermente più avanti, formò un quartetto difensivo che in quegli anni aggiornò radicalmente il modo di difendere e assorbire gli attacchi avversari.
Douglas Luiz fuori dalla Juventus? Lo scambio con il bomber, adesso, potrebbe diventare clamorosa realtà:…
La Juventus si prepara a dire addio ad un componente della rosa. Il divorzio può…
Dall'Inter alla Juventus: l'addio di Fagioli, assai chiacchierato negli ultimi giorni, sblocca l'affare dei bianconeri.…
La Juve ha messo nel mirino un esterno della Lazio per il prossimo calciomercato estivo:…
Nuovo problema muscolare: incubo Juventus, tutto sta girando al contrario. L'errore dello staff sta costando…
Juventus-Inter, tra i due litiganti il terzo gode. Le due rivali potrebbero affrontarsi anche in…