Juventus a ritmo di samba. La firma di Thiago Motta non è ancora arrivata, ma già si inizia, ipoteticamente, a disegnare la Juventus che verrà.
Il Thiago Motta in sella alla sua Harley Davidson, in viaggio da Bologna fino a Barcellona, ha incuriosito non poco i tifosi della Juventus. Quasi quanto la ‘sua’ Juventus che non ha ancora emesso i primi vagiti ma intriga più che mai.
La nutrita pletora di anti-allegriani non vede l’ora di godersi una Juventus bella e vincente. Non sarà certo facile e non sarà, soprattutto, possibile realizzare il tutto in un batter d’occhio. Occorrerà tempo. Quanto lo deciderà Cristiano Giuntoli, Dio Palla ed i risultati del campo, cui occorre sempre far riferimento.
Giuntoli ha studiato la rivoluzione tecnica da tempo. Sognava Thiago Motta già per il dopo-Spalletti al Napoli. Poi le cose sono andate diversamente, ma la passione per le idee del tecnico italo-brasiliano non è tramontata mai. Anzi. L’ha messa nel trolley e l’ha portata con sé fino allo sbarco alla Continassa.
Ora occorrerà ‘costruire’ una Juventus in ottica Motta. Sulla carta una formazione che giocherà tecnicamente, e mentalmente, in maniera opposta a quella dell’ultimo triennio targato Massimiliano Allegri. Giocatori che probabilmente cambieranno posizione e compiti. Giocatori che sicuramente arriveranno in ossequio al nuovo progetto tecnico.
Brasile chiama Brasile
In campo come in panchina, Thiago Motta ha sempre amato giocare al calcio ed ama chi sa giocare al calcio. Qualità unita a dinamismo ed il principio basilare di guidare le partite palla al piede.
Il Corriere dello Sport dà un’indirizzo preciso alla nuova linea tecnica della Juventus. Un tecnico italo-brasiliano che potrebbe avere un centrocampo ‘brasiliano’. Douglas Luiz, classe 1998, centrocampista dell’Aston Villa nonché della nazionale brasiliana, potrebbe rappresentare il primo tassello di ‘qualità’ da inserire, necessariamente, nel nuovo centrocampo bianconero.
Potrebbe, però, non essere l’unico brasiliano ad approdare alla Continassa. L’altro innesto riguarderebbe l’assetto del quartetto difensivo. Il profilo indicato è quello di Wendell, classe 1993, difensore esterno mancino del Porto, ottimo in fase propositiva, poiché dotato di piedi educati. Qualità che attrae non poco il prossimo allenatore bianconero.
Tasselli possibili, forsanche probabili, per la nuova Juventus. Profili che, però, iniziano già a rendere l’idea della nascitura formazione bianconera. La prima a firma del duo Giuntoli-Motta.