Da Cristiano Ronaldo al futuro con la Juve, il calciatore bianconero si è raccontato in una lunga intervista.
Manca poco meno di un mese all’apertura ufficiale, ma siamo già a tutti gli effetti in pieno clima calciomercato. Chi si sta prendendo la scena in questi giorni – Mbappé a parte, approdato com’era prevedibile al Real Madrid – sono gli allenatori. A Napoli non stanno nella pelle e attendono Antonio Conte come un “messia”, a Milano – sponda rossonera – storcono invece il muso per il portoghese Paulo Fonseca, anche lui quasi ufficiale.
In casa Juventus invece si respira continua a respirare entusiasmo. Non c’è più il divisivo Allegri, che negli ultimi due anni ha letteralmente “spaccato” la tifoseria, ma sta per arrivare il tecnico “rivelazione dell’anno”, Thiago Motta. Il lavoro dell’allenatore italobrasiliano in Emilia è stato indubbiamente sontuoso, avendo portato i rossoblù in Champions League – traguardo impensabile ad inizio stagione – ma a Torino le pressioni saranno diverse. E confermarsi, farlo in una piazza così ambiziosa ed esigente, non è affatto scontato. Una delle prime “richieste” di Motta al responsabile dell’area tecnica Cristiano Giuntoli, a quanto pare, è stata quella di Michele Di Gregorio, il cui acquisto verrà presto ufficializzato.
Da Cristiano Ronaldo al futuro con la Juve, Perin: “Voglio giocare con questa maglia”
L’intenzione di Motta sembra essere quella di far giocare l’ex numero uno brianzolo titolare al posto del polacco Szczesny, che a questo punto potrebbe essere ceduto.
Per quanto riguarda invece Mattia Perin, la sua volontà sembrerebbe quella di rimanere a Torino. L’ha appena detto nel corso di un’intervista rilascuata ad Akos Podcast. “Sono uno che vive nel presente – ha spiegato – magari l’anno prossimo dico che voglio giocare con più continuità. Ad oggi lo stimolo più grande è pensare di giocare con questa maglia, con una delle squadre più forti al mondo”. E poi un passaggio su Cristiano Ronaldo, che ha conosciuto alla Juve: “Un professionista esemplare, una fonte d’ispirazione. Vedere quanto lavorava e quanto era competitivo in allenamento, vedere lui dopo tutto quello che ha vinto ti stimola a dire: devo fare bene ogni cosa”.