Dramma in casa Juventus: l’ammissione arrivata da parte del diretto interessato rende l’idea di quanta sofferenza è stata provata.
La Juventus ha dimostrato vicinanza, dopo quanto accaduto, a uno degli idoli dei tifosi. Le parole, arrivate con l’ammissione pubblica, hanno dato l’idea di quanta sofferenza ci sia stata in tutto un percorso che ancora non è terminato ma che è stato e continua a essere sicuramente molto difficile.
Stiamo parlando di quanto accaduto a Nicolò Fagioli. Il ragazzo ha avuto problemi importanti con la dipendenza dalle scommesse. La ludopatia lo ha fatto sprofondare in un buco nero da cui è stato difficile uscire e contro cui sta ancora oggi lottando con tutte le sue forze.
Dopo sette mesi di squalifica dal campo, è tornato nelle ultime giornate al servizio della Juventus sul rettangolo verde di gioco. Ma non solo, perché ha poi anche rilasciato un’intervista in cui ha parlato di quanto ha vissuto. Di quanto sia stato tutto tanto difficile e di come ancora oggi è impegnato a lottare con tutto se stesso. Le sue parole hanno colpito i suoi tifosi e non solo.
Juventus, le parole di Fagioli colpiscono e fanno riflettere: ecco come sta oggi
In un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ nei giorni, Nicolò Fagioli aveva infatti dichiarato: “Il vizio del gioco mi aveva divorato la vita, era diventato un assillo, un incubo. Non ne ho mai parlato con nessuno perché mi vergognavo. Ma non bisogna aver paura di chiedere aiuto”.
“Sono stato inghiottito – ha continuato il centrocampista della Juve – da un vuoto che non guarda in faccia nessuno, non distingue per classe sociale. È cominciato tutto come un gioco […] Ho perso completamente il controllo di me stesso nel gennaio 2023. Giocavo male, mi allenavo peggio. La testa era altrove. Il centro della mia vita erano le scommesse, non più il calcio. Quando finiscono le 4-5 ore di allenamento, ti si spalanca il vuoto”.
“Io mi annoiavo, sembra assurdo ma è così. E poi ogni problema, anche il più stupido, dovevo compensarlo con le scariche di adrenalina che mi dava il gioco. Mi facevo schifo, mi sentivo un cretino. Ma non potevo farne a meno”, ha aggiunto.
Parole dure quelle di Fagioli, ma che rendono sicuramente l’idea di quello che ha vissuto e di quanto ancora oggi stia continuando a lottare contro quel ‘canto di sirena’ che è sempre lì, pronto a tentarlo. La grande chance che gli ha dato Spalletti, però, potrebbe rappresentare una grande occasione dalla quale ripartire. E Thiago Motta ha fatto capire di puntare molto sul gioiello juventino, pronto a farne il perno del suo centrocampo.