I tifosi sono scossi dal ritiro di una leggenda, che ha scritto pagine indimenticabili dello sport: le sue parole fanno il giro del mondo
Ogni disciplina sportiva si misura anche dalle sue bandiere, capaci di lasciare un segno non solo per le loro gesta in campo, ma soprattutto per i valori che riescono a trasmettere e la capacità dei tifosi di identificarsi in loro.
È così ancor di più per il tennis, un po’ perché si tratta di uno sport individuale, un po’ perché un solo fenomeno può cambiare radicalmente le dimensioni dell’intero movimento – in Italia ne sappiamo qualcosa, visto quanto sta facendo Jannik Sinner negli ultimi mesi. E se si pensa ai simboli di palline e racchette, non si può che parlare di Roger Federer.
Lo svizzero è stato forse uno dei campioni più vincenti ed eleganti di sempre, capace di alternare uno stile di gioco spettacolare a un tecnica rara al tocco e dando un impulso non indifferente al tennis negli ultimi vent’anni. Ora che si è ritirato, e dopo i problemi al ginocchio che hanno condizionato l’ultima fase della sua carriera, è un po’ sparito dalle scene, ma in una recente intervista ha chiarito cosa sta facendo e a cosa si sta dedicando nella sua vita lontano dal campo.
Il fenomeno svizzero si è aperto ai microfoni di Extra ‘The King’ per il suo documentario ed è parso non sentire affatto la mancanza del tennis giocato, almeno per il momento: “Dopo il ritiro tutto è andato come previsto, posso dire che è stato fantastico“, ha iniziato.
Ora il re si sta dedicando essenzialmente alla famiglia, a sua moglie che l’ha sempre seguito in tutto il mondo e alle sue due coppie di gemelli: “Viaggiamo, ci divertiamo e ovviamente li aiuto con la scuola e questa parte della mia vita è meravigliosa“. Insomma, non se la sta passando male, ma il suo addio al tennis è stato un po’ più morbido anche grazie alla mentalità con cui ha affrontato gran parte della sua carriera.
“Ho sempre pensato che potesse finire in qualsiasi momento a causa di un infortunio e nella mia testa dicevo sempre ‘E’ solo tennis’. Ogni volta che vincevo un match o un torneo provavo a ricordarmelo, sapevo che poteva essere l’ultima volta“, ha detto. E poi ha anche confessato di non aspettarsi di raggiungere risultati così importanti in carriera, di poter guardare al passato con felicità e senza tanti rimpianti.
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