Nuova pista di mercato per la Juventus, che prova l’assalto al capitano granata mettendo sul piatto anche una contropartita tecnica
Non c’è da stupirsi. Nonostante il nuovo pupillo di Giuntoli sia un granata doc, cresciuto nel vivaio del club piemontese e lanciato in prima squadra in giovanissima età, la Juve non guarda in faccia a nessuno.
Il processo di ricostruzione, di fatto avviato con l’esonero anticipato di Allegri, prevede obbligatoriamente l’arrivo di giovani prospetti. Preferibilmente italiani. Gente che si sia già calata con profitto nella realtà del difficile campionato italiano. Ecco che allora, tramontata la pista Scalvini dopo il grave infortunio del centrale orobico, la Vecchia Signora, seguendo le indicazioni del neo tecnico Thiago Motta, aveva iniziato a spingere pesantemente per Riccardo Calafiori, reduce da un’eccellente stagione al Bologna proprio agli ordini dell’allenatore oriundo.
Ricevuto, almeno per ora, un secco ‘no’ dalla proprietà felsinea, la dirigenza bianconera avrebbe varato il Piano B. B come Buongiorno, il difensore centrale dei rivali cittadini. Fosse non altro per questioni di natura ambientale – immaginatevi la reazione dei tifosi del Torino alla notizia di un eventuale approdo del loro idolo alla Juve – la trattativa non è affatto semplice. Anche perché per il nazionale azzurro Cairo chiede almeno 40 milioni. Curiosamente la stessa cifra che due anni fa la Juve mise sul piatto per Gleison Bremer, conducendo in porto l’affare. La storia rischia ora di ripetersi.
Juve a tutta su Buongiorno: la strategia di Giuntoli
Per abbassare l’esosa richiesta del patron granata, la dirigenza bianconera vorrebbe mettere sul piatto una o più contropartite tecniche. Il prescelto, il sacrificato sull’altare dell’arrivo del forte difensore del Torino, è quel Federico Gatti che fu soffiato dalla Juve ai granata in un’operazione di mercato che fece imbufalire (anche in quella occasione) i tifosi dello storico club piemontese.
Proprio Gatti, il difensore goleador che tante castagne dal fuoco ha tolto alla Juve nella stagione appena trascorsa, potrebbe essere la pedina di scambio in un affare che comunque prevederebbe un buon esborso economico da parte della Juve. Gatti più soldi (tanti, almeno 25 milioni più bonus) è la strategia che Giuntoli e soci stanno potrebbe mettere in piedi per strappare ai rivali cittadini il loro capitano, consci della difficoltà di un’operazione che si preannuncia tutt’altro che in discesa. Oltre al costante pressing di Antonio Conte sul difensore del Torino, va considerato un altro aspetto tutt’altro che banale: prima di scegliere la Juventus, Gatti è stato ad un passo dal vestire la maglia del Torino. Un voltafaccia che sulla sponda granata della Mole potrebbero non aver ancora digerito…