Il ritiro di Jannik Sinner, una rivelazione che spiazza tutti sul tennista azzurro: racconto inatteso su di lui
Si è concesso giusto una piccolissima pausa, con la festa a Sesto Pusteria organizzata per lui, prima di ripartire subito per nuovi traguardi. Jannik Sinner ha celebrato un momento storico, quello in cui è diventato numero uno del mondo nel tennis, dopo il Roland Garros, un evento che fa epoca nel tennis e nello sport italiano e non solo.
Scalzato dalla vetta del ranking Novak Djokovic, che ha abbandonato il torneo parigino per l’infortunio al ginocchio. Che molto probabilmente gli costerà anche la partecipazione a Wimbledon. Sinner può sfruttare l’occasione per allungare, anche se a incombere c’è la presenza di Alcaraz, che lo ha battuto a Parigi, trionfando alla fine nella seconda prova Slam della stagione.
Prima di ritrovarsi faccia a faccia sull’erba londinese, i due si prepareranno in maniera diversa. Sinner scenderà in campo ad Halle, in Germania, dove se la vedrà con i vari Zverev, Medvedev, Rublev, Hurkacz, Tsitsipas, Bublik, Auger-Aliassime. Un seeding più agevole attenderà Alcaraz al Queen’s di Londra, con Dimitrov, De Minaur, Fritz, Rune e Paul come avversari principali. Nella sfida a distanza Sinner vuole sicuramente rifarsi il prima possibile della sconfitta con il rivale. Il precedente a Wimbledon di due anni fa è a suo favore, ma da allora diverse cose sono cambiate. Intanto, Jannik continuerà a prepararsi nella solita maniera scrupolosa, anche per evitare il ritorno dei fastidiosi problemi all’anca. Le risposte ottenute a Parigi, comunque, sono sembrate buone.
Jannik Sinner, la sliding door: poteva essere un campione nello sci
Le condizioni per difendere il primato in classifica e provare a mantenerlo più a lungo possibile ci sono. Sinner sta compiendo una grande cavalcata, ma avrebbe potuto farla in un altro sport, lo sci.
Come sappiamo, da giovanissimo non giocava soltanto a tennis, ma competeva anche sulle piste in montagna. E avrebbe potuto fare grandi cose, come raccontato dal suo primo allenatore Heribert Mayr.
“Era campione italiano di sci a 13 anni – ha spiegato a ‘Fanpage’ – Poi è cambiato tutto, mi ha detto che avrebbe smesso. Ci sono rimasto un po’ male quando me lo disse, la sua vita era basata su quello. Per fortuna è andata bene. Fin da piccolo si vedeva che aveva qualcosa più degli altri, non dovevo spiegargli nulla e le cose gli venivano naturali”.