Annuncio clamoroso da parte di Sarri, torna in Serie A: le parole del tecnico lasciano tutti a bocca aperta
Il valzer delle panchine in Serie A si è praticamente concluso. Con l’arrivo ufficiale di Thiago Motta alla Juventus e Paulo Fonseca al Milan, tutte le big hanno trovato il condottiero da cui ripartire con un nuovo progetto. In questo via vai di allenatori di altissimo profilo, qualche nome importante è però rimasto fuori. Su tutti, almeno per l’Italia, quello di Maurizio Sarri. Ma il tecnico di Figline non demorde, e si candida già per un ritorno nel nostro campionato.
Chiusa l’avventura con la Lazio con delle dimissioni a dir poco rumorose, è evidente che l’ex allenatore di Napoli e Juventus fosse convinto di poter ripartire, già da giugno, da un nuovo progetto di altissimo livello per poter rilanciare la sua carriera dopo una parentesi, quella biancoceleste, agrodolce ma con un’unica soddisfazione, quel secondo posto conquistato nel 2022/23.
Invece, le grandi squadre in Italia stavolta non lo hanno cercato, e negli ultimi tempi offerte per lui sono arrivate solo dall’estero, peraltro da club che, dal punto di vista del blasone, non sono riusciti ad affascinarlo. Una delusione per Sarri, fino a pochi anni fa considerato un maestro di calcio. Lo stesso tecnico non lo ha nascosto, parlando anzi platealmente di due club da cui si sarebbe aspettato una maggior attenzione.
Sarri in Serie A, c’è l’annuncio: l’ex tecnico della Lazio svela tutta la verità
Se è evidente che nelle sue ex squadre, su tutte Napoli e Juventus, non avrebbe mai avuto possibilità di tornare, per motivi differenti, è altrettanto chiaro che Sarri non si aspettava di certo di non essere nemmeno preso in considerazione a maggio e giugno da quei club che avrebbero potuto aver bisogno di un uomo della sua esperienza.
Lo ha confessato lo stesso allenatore di Figline Valdarno in un’intervista al Corriere della Sera. Per quanto infatti ritenga giusto che si diano chance agli allenatori giovani, avere un tecnico esperto in panchina può comunque essere un vantaggio, come dimostrato dall’età degli allenatori che quest’anno sono riusciti a conquistare un titolo nelle tre competizioni UEFA.
In particolare, in Serie A, sono due i club da cui si sarebbe aspettato almeno un confronto: il Milan e la Fiorentina. Lo ha rivelato senza troppi giri di parole: “Non mi hanno interpellato nemmeno per una chiacchierata. Certo, a decidere sono i presidenti, però meritavo di essere ascoltato almeno un quarto d’ora. Milan e Fiorentina erano squadre adatte a me“.
Non a caso il suo nome era stato accostato negli scorsi mesi a entrambe le panchine. Evidentemente le due dirigenze hanno preferito però non assumersi un rischio, considerando le difficoltà avute dall’allenatore toscano alla Lazio, puntando invece su tecnici che, per quanto non diano comunque garanzie, sono considerati più facilmente ‘gestibili’.
Anche se la sensazione è che, per quanto la delusione sia grande, Sarri non sia destinato a rimanere senza panchina a lungo, e chissà che non possa tornare in Serie A in corsa già durante la prossima stagione.