Con la partecipazione ad Halle inizia ufficialmente la difesa del ranking da numero uno di Jannik Sinner, che però incassa la sentenza
L’esperienza agrodolce di Parigi è ormai alle spalle. Con una differenza sostanziale tra la parte amara della partecipazione al Roland Garros e quella gustosa: quest’ultima, rappresentata dal raggiungimento della posizione numero uno del ranking mondiale, resta. Non finisce, come invece può dirsi archiviata la delusione della sconfitta patita per mano di Carlos Alcaraz nella semifinale sulla terra francese.
Dopo una fisiologica settimana di pausa – durante la quale tutti i big ad eccezione di Alex De Minaur hanno riposato – Jannik Sinner si prepara al tanto atteso debutto col numero uno sulle spalle. Un ‘esordio’ che curiosamente coincide col primo match dell’anno sull’erba, in quel di Halle.
Proprio lì dove Roger Federer ha iniziato tante volte – ben 10, come le sue vittorie nel torneo tedesco – a porre delle solide basi per i successivi trionfi a Wimbledon. Che poi furono sette.Ma che, senza il ‘guastafeste’ Djokovic, sarebbero potuti essere di più. Subito dopo il prestigioso appuntamento coi Championships, il nativo di San Candido ha messo in agenda una cosa chiamata Olimpiadi. Un evento a cui Sinner proprio non vuole rinunciare, come dimostra l’annuncio ufficiale diramato nei giorni scorsi.
Con l’iscrizione ufficiale presentata venerdì 14 giugno infatti, è stata definita la squadra dell’Italtennis che prenderà parte ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. il campione altoatesino, oltre a giocare nel tabellone del singolare, sarà protagonista anche nel doppio con Lorenzo Musetti. Eppure…eppure c’è qualcuno che agita come un fantasma quello che sarebbe un assurdo colpo di scena.
Si tratta di Luca Bottazzi, ex giocatore professionista, oggi professore universitario e gran conoscitore delle dinamiche del circuito ATP, che ha rilasciato un’interessante intervista al portale ‘Mowmag’. Ecco le sue parole sulla delicata situazione che a suo dire Jannik è chiamato ad affrontare.
“Il torneo olimpico è molto complicato da prevedere, perché è in mezzo al calendario tennistico una volta ogni quattro anni. Si rigioca sulla terra nel 2 su 3: si rigioca sulla terra dopo l’erba per poi chiudere in America giocando sul cemento. Sinner deve restare numero 1, per cui sono quasi sicuro che alle Olimpiadi non vada“, ha sentenziato il 61enne milanese.
“Visto che Jannik sull’erba è lanciato per mantenere il numero uno, andare a fare le Olimpiadi potrebbe anche rovinargli la stagione. Non dimentichiamoci che questi poi si fanno male: fare una gara in più fuori dalle proprie previsioni è sconsigliabile. Una medaglia olimpica è ovvio che sia importante, ma lo è più per un giocatore che ha già una carriera solida alle spalle e che ha vinto tanti Slam“, ha concluso Bottazzi.
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