Possibile penalizzazione in campionato dopo gli scambi di mercato insoliti: ricorda il caso della Juventus
Da pochi giorni si è aperto ufficialmente il calciomercato estivo che fino ad ora ha visto diversi cambiamenti soprattuto in chiave allenatori.
In Serie A sono cambiate già 7 delle principali 10 panchine di Serie A, dove spicca su tutti il ritorno di Antonio Conte in Italia, sulla panchina del Napoli. In ottica calciatori invece, le società stanno puntando sui parametri zeri e su scambi che possano portare a delle plusvalenze. L’Inter campione d’Italia, ad esempio, ha già chiuso da tempo due colpi a zero, Zielinski e Taremi. La Juventus, invece, si è concentrata su una maxi-operazione che ha coinvolto Iling-Junior e Barrenechea, pedine di scambio per arrivare al vero obiettivo del centrocampo Douglas Luiz, appena arrivato dall’Aston Villa.
Proprio l’Aston Villa, con cui la Juve ha chiuso un affare complessivo da 50 milioni di euro, è tra le società inglesi su cui sono puntati i riflettori della Premier League per il Fair Play Finanzario.
Lo scambio dell’Aston Villa porta alla penalizzazione, c’è di mezzo anche la Juventus
Il PSR ha obbligato le società a chiudere il triennio finanziario il 30 giugno 2024 con un passivo inferiore ai 105 milioni di sterline.
Oltre all’Aston Villa anche Chelsea, Everton, Newcastle e Nottingham Forest sono sotto osservazione. I Villans, ad esempio, hanno venduto Tim Iroegbunam all’Everton con Lewis Dobbin a fare il percorso opposto, quindi Omari Kellyman è passato al Chelsea e Ian Maatsen ha raggiunto l’Aston Villa e poi ancora gli scambi tra Nottingham e Newcastle con Elliot Anderson e Odysseas Vlachodimos. La situazione ha sollevato diversi dubbi e adesso sembra essere spuntato fuori anche il caso della Juventus.
Intervenuto a ‘Football Insider’, l’esperto di finanzia Stefan Borson ha tirato fuori il caso Juventus, con la penalizzazione di due anni fa, per mettere in guardia le società della Premier League. Di seguito le sue parole: “Il grande problema qui è simile alla situazione della Juventus di un paio di anni fa, relativo alle plusvalenze. A prima vista, penso che tutti quegli accordi di Premier League vadano bene, ma se dovessero spuntare documenti e uno di questi club fosse stato avventato nelle comunicazioni, dicendo cose che non avrebbe dovuto dire, allora potrebbe essere un problema”. Il rischio per l’Aston Villa, ma non solo, è quello di incorrere in una penalizzazione in vista della prossima stagione, come accaduto la scorsa stagione a Everton e Nottingham Forest.