La rivelazione di Jannik Sinner, dopo aver sofferto molto in campo, commuove coloro che l’ascoltano: è accaduto davvero
La sfida tutta italiana tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini al secondo turno di Wimbledon è stata un belvedere per tutti gli appassionati. Ciascuno ha concordato nel definirla una delle gare più belle in assoluto, incerta fino alla fine e scandita da grandi colpi da strateghi della racchetta e dimostrazioni di classe come pochi. Ciò a dimostrazione del momento magico che continua a vivere l’altoatesino, che lo conferma come numero uno in circolazione, e della ripresa del romano Berrettini, i cui colpi affascinano la platea degli amanti del tennis.
Scalando la vetta, Sinner ritrova Medvedev ai quarti di finale dello Slam su erba ed è inevitabile pensare alle emozioni dei precedenti incontri fra i due. Mai una sfida banale, dal risultato incerto, che ultimamente ha generato più di qualche sconforto al tennista russo. Tuttavia lacrime non sono mancate nemmeno sul volto di Sinner, il quale si racconta circa le sue emozioni.
La sua disciplina è così ferrea e il suo atteggiamento è tanto stoico dinanzi al lavoro da fare che il tennista italiano si concede poco alla gioia, almeno in termini di sfogo. Lo rivela al ‘Times’ in occasione di un’intervista concessa di recente: “Lacrime di felicità non le ho ancora avute”. Di tristezza e frustrazione invece sì, e dettaglia in quali circostanze.
Tennis, Jannik Sinner rivela: “Ho pianto soltanto due volte”, e mai di gioia
I momenti che hanno reso inevitabile fermarsi a leggere le proprie emozioni e tirarle fuori piangendo sono stati due ad oggi per Jannik Sinner: “Ho pianto dopo aver perso contro Carlos (Alcaraz, ndr) allo US Open e anche un po’ al Roland Garros. Ci sono sempre momenti in cui provi emozioni che non vuoi negli spogliatoi o a volte quando sei nei mezzi di trasporto o anche nella camera d’albergo da solo. Significa che ci tieni allo sport, che vuoi raggiungere quel livello”.
La disamina delle giornate più tese è ben chiara e lucida da parte del numero uno al mondo, il quale si è soffermato poi sul rapporto con Carlos Alcaraz, che secondo l’opinione generale sarà la sfida che caratterizzerà i prossimi dieci anni, considerati l’elevato livello di talento e quindi di prestazioni da parte dei due. Già nell’aprile del 2019, quando si sono incontrati in accademia, a Jannik Sinner fu chiaro che sarebbe stato lo spagnolo il rivale da battere: “Stava già giocando a tennis meglio di me. Ricordo ancora la partita. Aveva 15 anni ed era due anni più giovane di me, il che è un’enorme differenza a quell’età, e ho pensato che fosse qualcosa di speciale”. Il tempo dirà, nel frattempo è assicurata la grande qualità del confronto fra i due campioni.