Clamorosa ultim’ora. Juventus, maxi-penalizzazione in campionato: salta l’acquisto. Ecco tutti i particolari
Il calcio è sempre più globalizzato. Le competizioni internazionali di club drenano risorse a quelli nazionali come dimostra la compravendita dei relativi diritti televisivi, con le Leghe nazionali che hanno fatica ad assegnarli alla cifra che considerano congrua visto che i grandi player preferiscono investire sulla Champions League.
Non solo. Il calcio è anche vieppiù interconnesso. Le strategie di un club dipendono anche da ciò che accade fuori dai confini nazionali come certifica il caso Osimhen. Come è noto, l’attaccante nigeriano del Napoli è sul mercato ma i top club europei non sono disposti a versare l’importo della clausola rescissoria (120 milioni di euro). Ebbene, il Napoli non concede sconti (per il momento) ma aspetta che si apra il calciomercato in Arabia Saudita i cui club non avrebbero difficoltà a pagare la clausola rescissoria.
Ma non è tutto. Perfino una sentenza della giustizia sportiva di un Paese straniero può avere ripercussioni negative come sta provando sulla propria pelle la Juventus che vede saltare un’operazione di mercato in conseguenza di una maxi-penalizzazione in campionato.
La Juventus è molto attiva sul mercato, in entrata e in uscita. Su quest’ultimo fronte, oltre a un Federico Chiesa che smania di mettersi agli ordini di Antonio Conte all’ombra del Vesuvio, si registra un forte interesse del Leicester City per Matias Soulé che nell’ultima stagione ha fatto benissimo in prestito al Frosinone. Tuttavia, per tale operazione potrebbe non esserci la fumata bianca a causa dei guai giudiziari del Leicester City che è tornato in Premier League dopo aver vinto la scorsa Championship.
Le Foxes, infatti, si sono viste respingere il ricorso, motivo per il quale sono in attesa della sentenza per la violazione dei parametri del PSR (acronimo per Profitability and Sustainability Rules, il Financial Fair Play inglese). Il Leicester City ha accusato perdite per 89.7 milioni di sterline nella sola stagione 2022-23 mentre i club di Premier League, secondo quanto stabilisce il PSR, possono accumulare perdite fino a un massimo di 105 milioni di sterline nell’arco di tre anni.
Ecco perché Keith Wyness, ex Ceo dell’Everton e attualmente a capo di una una società di consulenza calcistica per club d’élite, intervenuto al podcast ‘Insider Track’ di Football Insider, ha pochi dubbi sul fatto che le Foxes possano farla franca anche perché non hanno collaborato: “Stanno valutando una penalizzazione di 12 punti per il Leicester: questa è la mia previsione. Ma potenzialmente i punti di penalizzazione potrebbero esserne di più“. Una vera mazzata, dunque, per le Foxes che potrebbe indurle a riconsiderare la decisione di ingaggiare il classe 2003 argentino per il quale la ‘Vecchia Signora’ chiede 30 milioni di euro.
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