Chiesa ribaltato, l’attaccante bianconero non è un obiettivo del club: si continuerà a comprare solo se andrà via qualcuno.
Entusiasmo e positività. Non mancavano né l’uno né l’altra durante la conferenza stampa di ieri alla Continassa, la prima di Thiago Motta come allenatore della Juventus. Di fianco al tecnico italobrasiliano c’era anche l’uomo che più di tutti l’ha voluto sulla panchina bianconera, il responsabile dell’area tecnica Cristiano Giuntoli. L’ex direttore sportivo del Napoli non si è posto alcun limite, limitandosi ad asserire che quello minimo è la qualificazione alla Champions League.
“Giocheremo tantissime partite – ha detto Giuntoli “aprendo” la presentazione di Motta – e vogliamo essere competitivi al massimo, su tutti e tre i fronti”. Adesso sta a lui consegnare una rosa lunga, completa in tutti i reparti e più assortita che mai all’ex allenatore del Bologna. E primi colpi fanno ben sperare, visto che la Juventus è stata una delle più attive in assoluto nei primi giorni di mercato. Il centrocampo è il reparto più “rivoluzionato” con gli arrivi di Douglas Luiz e Khephren Thuram. Com’era prevedibile, nella prossima stagione non ci sarà Adrien Rabiot: ieri è stato lo stesso Giuntoli a dare l’ufficialità della separazione con il centrocampista francese, che ha detto no alla proposta di rinnovo.
Chiesa ribaltato, l’esterno esce dai radar del Napoli
Un altro caposaldo della Juventus dello scorso anno (e non solo) che potrebbe andare via è Federico Chiesa, che come Rabiot non ha trovato l’accordo per il rinnovo.
A differenza del nazionale transalpino, il figlio d’arte ha ancora un anno di contratto ma la Signora punta a cederlo già in questa sessione di mercato per evitare di perderlo a zero nel 2025. In questi giorni si parla di un suo trasferimento alla Roma oppure all’estero, dove diverse squadra – ancora un po’ timidamente – gli fanno la corte. Sembrava fosse finito anche nel mirino del Napoli di Antonio Conte, ma secondo Cronache di Spogliatoio, Chiesa non sarebbe un obiettivo del club azzurro. I partenopei, dopo gli acquisti di Marin, Spinazzola e Buongiorno, effettueranno altre operazioni in entrata solo in caso di cessioni.