Alcaraz sorpassa Sinner, annuncio di queste ore

La sfida tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner ci terrà compagnia per tanto tempo, ma in qualcosa lo spagnolo sembra essere più avanti del nostro altoatesino

Jannik Sinner si avvicina alla settima settimana da primo tennista al mondo, un traguardo che nessuno in Italia era mai riuscito a tagliare. Da quando, però, è in testa al ranking Atp, ovvero dal 10 giugno, sembra aver perso lo smalto e la solidità che si era vista nella prima parte di stagione: al Roland Garros è uscito di scena contro Carlos Alcaraz in semifinale, a Wimbledon ha dovuto cedere il passo a Daniil Medveved.

Il sorpasso di Alcaraz su Sinner
Alcaraz è in un momento straordinario di forma dopo le vittorie al Roland Garros e Wimbledon (LaPresse) – juvelive.it

Certo, in mezzo a questi due tornei del Grande Slam, l’altoatesino ha portato a casa un altro Master 500, ad Halle, ma per qualcuno la versione che abbiamo visto sull’erba dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club è quella un po’ annacquata del campione in grado di trionfare in cinque set all’Australian Open, e quindi il paragone con lo spagnolo, attualmente terzo al mondo nonostante abbia vinto sia sulla terra rossa di Parigi, sia a Londra. C’è infatti chi crede che Sinner debba ancora migliorare alcune cose per raggiungere Alcaraz e chi invece crede che il nostro azzurro sia meglio del 21enne di Murcia in altro.

Sfida Alcaraz-Sinner, l’annuncio che gela i tifosi italiani

In una lunga intervista a ‘Fanpage’, Omar Camporese, ex tennista italiano, ha spiegato quali sono i punti di forza dei due campioni. “Quando vedo giocare Alcaraz, nei momenti difficili fa qualcosa di diverso, un aspetto che manca a Jannik. Quindi dispone di una maggiore varietà”, ha detto il bolognese che ha precisato che, per questo motivo, vede più avanti lo spagnolo rispetto a Sinner.

Annuncio su Alcaraz e Sinner
Le parole su Jannik Sinner gelano i tifosi (LaPresse) – juvelive.it

A livello tecnico e fisico – ha continuato – Alcaraz è avanti, ma Jannik è più forte a livello mentale”. Nel merito di Wimbledon, poi, il (quasi) 23enne non ha avuto dalla sua un tabellone semplice, tanto che anche nella sfida contro Matteo Berrettini è sembrato “quasi impaurito per la prima volta”.

A giocare un ruolo fondamentale, per Camporese, potrebbe essere la responsabilità di essere diventato il numero uno al mondo: “L’ho visto bianco in volto sia con Berrettini sia nella partita con Medvedev e mi sono chiesto cosa fosse successo. Era silenzioso, non il solito Sinner che guarda il suo angolo, fa il pugno, eccetera. Non era il solito Jannik”. La sconfitta contro il russo, però, non dovrebbe cambiare le cose, anche perché perdere un match è nello sviluppo naturale delle cose. Piuttosto ora si dovrà focalizzare prima sulle Olimpiadi di Parigi, che si giocheranno sempre sulla terra rossa del Roland Garros, e poi sulla stagione sul cemento, quella più congeniale ai colpi del nostro miglior tennista.

Gestione cookie