L’ex numero 10 bianconero è ormai già il passato: si chiude così un’epoca segnata dal suo innegabile talento
La Juventus si trova presso il centro sportivo di Herzogenaurach, Germania, per la seconda fase del suo ritiro, il primo agli ordini di Thiago Motta. La concentrazione è massima da parte dei bianconeri, così come la voglia di far bene l’anno prossimo, una stagione più lunga delle altre anche a causa del mondiale per club.
Per questo e altri motivi, il football director Cristiano Giuntoli lavora per allungare la rosa e colmare quei buchi che devono in qualche modo essere riempiti con nuovi interpreti. L’obbligo è mettere una pezza al centrocampo: dopo gli arrivi di Douglas Luiz e Thuram, ora è tempo di occupare una nuova casella.
Quella casella che forse prima occupava Paul Pogba, oramai un ex calciatore dei bianconeri nonostante abbia ancora un formale contratto con la Vecchia Signora.
Da quando ha ricevuto la sentenza da parte del Tas di Losanna in merito alla questione doping, Paul Pogba è diventato una sorta di fantasma alla Continassa. Formalmente, può definirsi ancora un calciatore della Juventus, ma lo sarà per ancora poco tempo, fino a quando la dirigenza deciderà una volta per tutte cosa fare del suo contratto.
In questo momento, il calciatore usufruisce del minimo stipendio mensile – poco più di duemila euro – e si aspetta di ricevere prima o poi una chiamata del presidente Ferrero. Fino allo scorso 30 giugno, la Juventus era impossibilitata dal poter rescindere il suo contratto firmato 2 anni fa, nella finestra estiva 2022. Le motivazioni erano grossomodo fiscali e il club non poteva fare altro che garantirgli un minimo di stipendio.
Ma dall’inizio del mese di luglio, ogni momento potrebbe essere quello buono: le premesse per un addio alla fine di questo mese ci sono tutte, visto che la Juventus non ha voglia di tenere sulle spine i propri tifosi su questo tema molto delicato. Pogba oramai ha messo da parte persino il sogno di continuare a giocare, le sue recenti dichiarazioni lasciano intravedere tanto amaro in bocca.
Con l’addio definitivo del centrocampista francese, la società è pronta a donare il numero 10 da lui indossato al classe 2005 Kenan Yildiz: le premesse per far bene ci sono tutte e il ragazzo, alla luce dell’ottimo Europeo disputato con la maglia della Turchia, merita senza alcun dubbio questa notevole investitura.
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