Clausola dimezzata: la Juventus ha incassato il primo sì

Clausola dimezzata, Giuntoli si sfrega le mani: i problemi finanziari del club sono un vero e proprio “assist”. 

La rivoluzione portata avanti dal responsabile dell’area tecnica Cristiano Giuntoli ha subito una battuta d’arresto nelle ultime settimane, ma solo perché c’era la necessità di portare a termine le prime operazioni in uscita.

Clausola dimezzata: la Juventus ha incassato il primo sì
Il prato dell’Allianz Stadium – Juvelive.it (Ansa)

Per poter far crescere il famoso “tesoretto” e mettere a segno i prossimi colpi in entrata, il dirigente bianconero si è dovuto privare di due “pianticelle” che la Juventus aveva allevato con dovizia nei propri settori giovanili e che quasi certamente negli anni a venire troveranno il modo di esprimere tutto il loro talento altrove. Parliamo dell’olandese Dean Huijsen, che ha accettato la proposta del Bournemouth dopo il prestito di sei mesi alla Roma, e soprattutto di Matias Soulé, diventato da poco un nuovo giocatore giallorosso. Due giovani calciatori in futuro avrebbero potuto far comodo, diventando – chi lo sa – due pilastri della Signora. Per portare a termine il disegno di Giuntoli, però, servono anche delle scelte drastiche. E, pur non lasciandoli partire a cuor leggero, la Juventus aveva bisogno di cedere qualche pezzo pregiato per inseguire i suoi obiettivi principali.

Clausola dimezzata, Galeno può partire per 30 milioni di euro

Da un po’ di tempo Giuntoli ha messo gli occhi anche sull’attaccante brasiliano Wenderson Galeno, in uscita dal Porto.

Galeno è sempre più vicino alla Juventus
Galeno, attaccante del Porto – Juvelive.it (Ansa)

In tal senso, le notizie che giungono dal Portogallo fanno ben sperare l’ex direttore sportivo del Napoli, dal momento che i problemi finanziari del club portoghese costringeranno i dirigenti ad abbassare la clausola rescissoria di 60 milioni di euro. Secondo “A Bola” il Porto ha preso atto del fatto che l’entourage di Galeno abbia già trovato un accordo con la Juventus e che si appresti a lasciare il Do Dragao. Il Porto, addirittura, potrebbe anche accontentarsi della metà di quella cifra fissata insieme agli agenti di Galeno qualche anno fa, e dunque 30 milioni di euro.

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