Un retroscena che ha visto come protagonista Gianluca Vialli a più di un anno dalla sua morte ha lasciato di stucco molti suoi fan
Il peso di Gianluca Vialli nel mondo del calcio italiano non può essere messo in discussione. Lo storico attaccante, tra le altre, di Sampdoria e Juventus non ha lasciato il segno solo per le sue imprese in campo, ma anche per una personalità forte e travolgente, che spesso riusciva a trascinare il gruppo di cui faceva parte al successo.
L’abbiamo visto anche negli Europei vissuti da capo delegazione al fianco di Roberto Mancini, che sono terminati a sorpresa con la vittoria degli Azzurri e in cui Vialli è stato uno dei simboli assoluti, anche se in ruolo diverso rispetto a quello del bomber, che ha ricoperto per molti anni. D’altronde, nel corso della sua carriera è riuscito ad alzare al cielo la Champions League, a portare al successo la sua Samp – non un’impresa da tutti – e ha fatto anche il player coach con il Chelsea.
Poi la malattia se l’è portato via prima del tempo e ci ha privato del suo carisma e di un cuore immenso, fondamentale per essere un buon leader. E c’è anche un episodio che nessuno conosceva e che sta facendo il giro del web nelle ultime ore, che riguarda un altro grande protagonista dei successi italiani degli ultimi decenni.
Il retroscena su Vialli raccontato da Caressa: “Me lo disse proprio lui”
Vialli aveva anche un ottimo rapporto con Fabio Caressa alle spalle della telecamera. Nel suo libro “Grazie Signore, che ci hai dato il calcio”, lo storico telecronista ci ha donato un retroscena proprio sull’ex attaccante, che ha emozionato e fatto sorridere in molti.
Si stava disputando il Mondiale del 2006 e i giornalisti delle varie testate nel tardo pomeriggio organizzavano una partita tra di loro. Il giornalista giocava sulla fascia destra, e un giorno doveva vedersela con un avversario piuttosto fastidioso, che continuava a colpirlo con gomitate e pugni sullo sterno. Allora Caressa si rivolge a Vialli: “Oh, ma il 7 me sta a menà, ma forte me mena. Luca mi guarda, sorride e mi dice secco: “Si vede che non ti fai rispettare”.
Ciò ha provocato la reazione di Fabio: “Prima che il pallone gli arrivi sono già partito in scivolata, a gamba tesa, tra l’altro con scarpini con i tacchetti di alluminio“. Risultato? Due punti di sutura e la rabbia dell’altro inviato. “Mi avvicino a Luca e gli dico: “Mi hai caricato come una molla, guarda che mi hai fatto fare!“. E lui, serafico: “Ti sei solo fatto rispettare”, ma poi si gira e comincia a ridere“, ha scritto Caressa.