Ingaggio alla Leao e doppia comunicazione: il Milan risponde all’agente di Chiesa che ha bussato alla porta dei rossoneri
Fuori dal progetto tecnico del nuovo corso bianconero, Federico Chiesa è alla ricerca di una sistemazione per la prossima stagione. Ma non sarà semplice riuscire a chiudere un affare in uscita. Probabilmente alla fine si farà, ma serve del tempo.
Oltre alle squadre della Premier, per Federico si parla soprattutto della Roma: c’era stato un abboccamento un mesetto fa, ma il tentennamento e le richieste del giocatore hanno frenato i giallorossi. Ramadani, che rappresenta ormai l’ex bianconero, ha bussato – così come riportato dalla Gazzetta dello Sport – anche alle porte del Milan. Ma il problema rimane, e andiamo a vedere qual è.
Chiesa, il Milan ha detto no
L’attuale stipendio di 5 milioni di euro più bonus – con una richiesta di almeno 6 milioni per la firma – spaventa i rossoneri che non hanno nessuna intenzione di creare problemi dentro lo spogliatoio visto che sono gli stessi soldi che prende Rafa Leao. Un esterno alto, la squadra di Fonseca (spostando Pulisic centrale e cedendo Saelemakers) lo potrebbero prendere. Ma Chiesa non rientra nei piani per i motivi spiegati prima.
La Juventus, comunque, sa benissimo di non avere il coltello dalla parte del manico in questo momento: con il contratto in scadenza la prossima estate le richieste di Giuntoli per ovvi motivi non possono essere identiche a quelle di qualche tempo fa. Con 15-20 milioni di euro, insomma, l’addio si potrebbe consumare nelle prossime settimane. E l’obiettivo adesso è quello di piazzare la cessione senza nemmeno tirarla troppo per le lunghe. Sarebbero dei soldi persi, e forse una decisione così drastica i bianconeri (qualora non riuscissero a cedere Chiesa) avrebbero potuta prenderla alla fine.
