Triennale da 41 milioni di euro: il rifiuto ‘sveste’ la Juve

Ora la situazione sembra aver preso una piega diversa. La negazione cambia completamente i piani: i dettagli.

Il caso della sponsorizzazione tra Ita Airways e la Juventus è diventato uno dei temi più discussi nell’ambito sportivo e politico. L’accordo, che sembrava ormai chiuso, è stato improvvisamente bloccato da Palazzo Chigi, scatenando un dibattito che ha coinvolto non solo i vertici della Juventus, ma anche la compagnia aerea e il governo italiano.

Ita Airways sponsor della Juventus? Così è arrivato lo stop di Palazzo Chigi
Juventus logo (Lapresse) – Juvelive.it

La Juventus, alla vigilia dell’inizio della nuova stagione calcistica, si trova ancora senza uno sponsor principale sulla maglia, una situazione quasi inedita per un club di tale prestigio. Dopo la conclusione del lungo e proficuo contratto con Jeep, appartenente al gruppo Stellantis, la società bianconera era alla ricerca di un nuovo partner commerciale. Tra i vari nomi emersi nelle trattative, uno in particolare ha destato sorpresa: Ita Airways, la compagnia aerea italiana.

Ita Airways sponsor della Juve? C’è il no di Palazzo Chigi

Secondo le informazioni emerse, l’accordo avrebbe previsto una sponsorizzazione triennale del valore di 41 milioni di euro. Una cifra inferiore rispetto ai 341 milioni complessivi incassati dalla Juventus durante l’era Jeep, ma comunque significativa in un momento di difficoltà economica per il club torinese.

Arrivato il no di Palazzo Chigi
Juventus logo (Lapresse) – Juvelive.it

Il colpo di scena è arrivato quando, dopo che alcuni giornali hanno svelato la trattativa, Palazzo Chigi ha deciso di bloccare l’accordo. Il governo, e in particolare la premier Giorgia Meloni, ha ritenuto inaccettabile l’idea di destinare 41 milioni di euro a una società controllata dalla famiglia Elkann, la stessa che è al centro delle polemiche per il ridimensionamento della produzione di Stellantis in Italia. Il ragionamento alla base della decisione sembra essere stato chiaro: in un momento in cui lo Stato italiano sta investendo risorse per sostenere l’occupazione e la produzione industriale nel paese, sarebbe incoerente trasferire fondi pubblici, attraverso una partecipata statale come Ita Airways, a un’azienda che non sta garantendo il proprio impegno per l’Italia.

La decisione di bloccare l’accordo ha colto di sorpresa i vertici della Juventus, che si aspettavano di chiudere la trattativa e di iniziare la stagione con un nuovo sponsor di maglia. La Juventus, a pochi giorni dall’inizio del campionato, si trova ancora senza sponsor di maglia, una situazione che riflette le difficoltà del club in questo momento di transizione.  Resta da vedere come si evolverà la situazione e quale sarà il prossimo passo della Juventus nella ricerca di un nuovo sponsor.

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