Grande avvio di campionato per la Juventus di Thiago Motta, ma sullo sfondo c’è un allarme che suona per i bianconeri
In una squadra con il cartello lavori in corso ancora ben visibile, e non a caso con due formazioni schierate ancora lontane dall’idea di undici titolare che si ha in mente, è di certo significativo che la Juventus abbia fatto bottino pieno nelle prime due giornate. Certo, gli avversari affrontati, Como e Verona, non erano trascendentali, tutt’altro, ma i due successi aiutano a guardare avanti con ottimismo.
Questo soprattutto perché la prima risposta che l’ambiente bianconero voleva è arrivata. I crismi del gioco di Thiago Motta si vedono, siamo ancora in una fase di logico rodaggio ma l’impatto del nuovo tecnico appare positivo. Come positivo è il fatto di aver vinto due gare segnando molto (sei reti) e non subendo nulla.
Adesso, con l’arrivo dei nuovi innesti dal mercato e una squadra che sarà finalmente completata, si potrà avere una idea più chiara del potenziale della nuova Juventus. Che intanto, da capolista solitaria, lancia la sfida a tutta la Serie A. Thiago Motta andrà a caccia di conferme, già nella prossima sfida molto delicata contro la Roma, primo test di un certo livello in campionato. In cui però dovrà fare attenzione ad alcune problematiche.
Nel pieno di elogi fatti all’allenatore juventino, c’è una voce critica che si solleva ed è quella di Antonio Cassano. L’ex attaccante a sua volta si è complimentato con Thiago Motta, però non trascurando di avanzare qualche perplessità.
Nel corso del podcast ‘La Fiera del Calcio’, Cassano ha commentato l’avvio di campionato della Juventus. Spiegando perché secondo lui sarebbe meglio evitare facili entusiasmi e continuare a lavorare, per migliorare ulteriormente il rendimento della squadra. “Motta ha idee, è preparato, ma lo giudicherò davvero tra tre o quattro partite – ha dichiarato – Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma io ho qualche dubbio. Aspetto di vedere la Juventus con squadre più forti, per capire come affronterà determinate situazioni. Ci sono stati due nei. Bremer e Gatti, i due centrali, hanno sbagliato tante palle in uscita. E anche a centrocampo c’è stata un po’ di fatica da parte di Locatelli e di Fagioli“.
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