Fa ancora discutere il passaggio di Federico Chiesa al blasonato club inglese: il giornalista svela il retroscena che spiazza
56 milioni per averlo. Con tanto di sollevazione di piazza della tifoseria del club controparte nell’accordo. E soli 12 milioni – con altri 3 di eventuali bonus a favore – per cederlo. Non esattamente la miglior operazione di mercato nella storia, recente e non, del club bianconero.
Stiamo ovviamente parlando della tanto discussa cessione di Federico Chiesa al Liverpool, il top club della Premier che ha approfittato della marginalità del giocatore nel progetto Juve. Unita ad una scadenza contrattuale davvero vicina, visto che la deadline era fissata al 30 giugno del 2025.
Le frizioni tra l’entourage del figlio d’arte, nonché tra lo stesso Chiesa e il tecnico Max Allegri, e il club piemontese erano in realtà presenti da tempo. La stampa tutta aveva riferito di un mancato accordo per un prolungamento di contratto che da una parte avrebbe messo al sicuro la Juve dal pericolo addirittura di un addio a zero tra 10 mesi, e dall’altro avrebbe convinto il giocatore di poter ancora essere protagonista in maglia bianconera.
Niente di tutto ciò, come rivelato dallo stesso protagonista della vicenda.
“Non ho mai ricevuto alcuna offerta di rinnovo da parte della Juventus. Di conseguenza, non c’è mai stata una richiesta da parte mia o del mio entourage riguardo ad un aumento o ad una riduzione del mio ingaggio. Mi è stato comunicato che non avrei fatto parte del progetto ancora prima dell’inizio degli allenamenti con la squadra“, le prime parole rilasciate dall’ex Viola attraverso i suoi canali social.
Una versione che ha lasciato quasi tutti a bocca aperta. E che ha trovato quello che può essere definito tutto sommato non solo un riscontro, ma una conferma dell’assenza di una trattativa di rinnovo. Con l’aggiunta di succosi particolari da parte di un giornalista che ben conosce la realtà bianconera.
L’ex Direttore di ‘Tuttosport’ e de ‘Il Corriere dello Sport’ Paolo De Paola ha parlato della cessione di Chiesa nel corso del suo intervento a ‘Maracanà’ su TMW Radio. La sua versione dei fatti in parte smentisce quella del calciatore, ma soprattutto svela le intenzioni che la Juve aveva da tempo sul suo tesserato.
“Quella su Chiesa è una decisione antica maturata di comune accordo con Motta, strada facendo e da febbraio scorso. Si tratta di un scelta tecnica che riguarda i piani del club. E non sono esclusi possibili motivi disciplinari visti gli screzi di troppo tra Chiesa e Allegri”, ha sottolineato De Paola.
Ciò che resta oscuro nella vicenda è perché, dato che il rapporto, stando alle parole di De Paola, era già finito a febbraio, si sia aspettato quasi la fine del mercato per cedere Chiesa. Incassando di fatto meno di quanto si sarebbe potuto fare ad inizio luglio, ad esempio.
L’operazione impostata su queste cifre, giova ricordarlo, ha generato un ‘impatto economico negativo sull’esercizio 2023/2024 della Juve pari a 3 milioni di euro’, come sottolineato dal club bianconero nel comunicato ufficiale relativo alla cessione.
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