Effetto Osimhen, il direttore tecnico sta facendo il possibile per piazzare il calciatore ormai fuori dal progetto di Motta.
Tutti felici e contenti, alla fine. Come nelle più classiche fiabe. La lunga “telenovela” che ha avuto per protagonista il centravanti nigeriano Victor Osimhen è giunta alla conclusione: l’ormai ex attaccante del Napoli sta per diventare ufficialmente un giocatore del Galatasaray, firmando un contratto che lo legherà al club di Istanbul fino a giugno 2025.
Proprio quando sembrava che il suo destino fosse quello di rimanere fuori rosa per chissà quanto tempo, la società partenopea – di comune accordo con il “Gala” e l’entourage del protagonista dello scudetto azzurro ’22-’23 – è riuscita a trovare una soluzione in extremis, sfruttando il fatto che in Turchia il mercato non ha ancora chiuso i battenti. La buona notizia, per il presidente Aurelio De Laurentiis, è che i giallorossi pagheranno interamente lo stipendio dell’ex attaccante del Lille, di circa 10 milioni di euro netti all’anno. Una delle più classiche situazioni “win-win”: il Napoli si libera di uno stipendio pesantissimo, Osimhen potrà continuare a giocare (e segnare) e fare le fortune del Galatasaray.
Effetto Osimhen, contatti in corso tra Kostic e il Galatasaray
La formula è quella del prestito secco ed è per questo che, prima di concludere l’accordo, c’è stato bisogno di due ulteriori passaggi burocratici. Ossia il rinnovo con il Napoli fino al 2027 e l’abbassamento della clausola rescissoria a 80 milioni.
Ma c’è un altro giocatore che nelle prossime ore potrebbe raggiungere Osimhen a Istanbul. Si tratta del bianconero Filip Kostic, che il direttore tecnico della Juventus Cristiano Giuntoli sta cercando di piazzare per evitare che rimanga a Torino come esubero. Dopo che la trattativa con i sauditi dell’Al-Ittihad si è definitivamente arenata, anche per l’ex Eintracht Francoforte rimane la Turchia: come riportato dall’esperto di calciomercato Nicolò Schira, ci sono stati dei contatti tra gli agenti di Kostic e il Galatasaray. L’esterno, tuttavia, non sembra convinto della destinazione.