Il tennista romano, eliminato al secondo turno a New York da un Taylor Frtiz in grande forma, non ci sarà nell’evento tanto atteso
Ci ha sperato. Ci aveva creduto. Aveva lavorato per coronare, ben prima del previsto, il suo doppio sogno: quello di rientrare tra le teste di serie degli Us Open e quello, per certi versi conseguente al primo, di convincere il CT della nazionale Filippo Volandri a prenderlo in considerazione per i prossimi impegni dell’Italia campione in carica.
La precoce eliminazione patita a Cincinnati, una settimana prima di Flushing Meadows, per opera di un Holger Rune che proprio contro di lui ha giocato il suo miglior tennis degli ultimi tempi, ha certificato l’impossibilità di rientrare, a tempo di record, nei migliori 32 del circuito. Questo ha portato immediatamente, come prima conseguenza, il pericolo di incontrare prematuramente un big nel tabellone degli Us Open. Detto fatto.
L’ostacolo Taylor Fritz, sorteggiato con Matteo al secondo turno, si è rivelato uno scoglio troppo alto da superare. L’avventura di Berrettini sugli stessi campi in cui, il 31 agosto del 2023, si procurò la rottura parziale del legamento peroneo astragalico anteriore, è finita quasi subito. L’eliminazione, patita contro un avversario che poi avrebbe fatto molta strada nel Major, ha portato con sé un’altra conseguenza dolorosa.
Berrettini, ufficiale la non convocazione in Coppa Davis
Subito dopo la kermesse sui campi di New York, tornerà la Coppa Davis, con l’Italia nell’insolita ma dolce posizione di campione in carica. Per l’impegno eliminatorio di Bologna – classica ormai la scelta della sede emiliana per il girone che, se vinto, d’accesso alla Final Eight – il CT Volandri è andato sulle certezze che i tornei del circuito gli hanno regalato. Tra queste purtroppo non c’è ancora Matteo Berrettini.
Per le sfide a Belgio, Brasile e Paesi Bassi, il 43enne livornese si affiderà infatti a Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Luciano Darderi, Simone Bolelli e Andrea Vavassori.
Oltre a non sfuggire l’assenza di altri due giovani rampanti dell’Italtennis – Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli, presumibilmente prime riserve in caso di forfait improvvisi dei convocati – c’è da notare come, qualora Sinner arrivasse in fondo agli Us Open – il nativo di San Candido è appena volato in semifinale dopo aver battuto in 4 set Daniil Medvedev – c’è il rischio che il numero uno del mondo possa non rendersi disponibile.
Anche qualora si verificasse questa eventualità, risulterebbe molto difficile che Matteo possa scalare le gerarchie prendendo il posto dell’amico. Per rivedere in campo il romano bisognerà attendere il torneo ATP 250 di Hangzhou, in programma dal 18 al 24 settembre, con Berrettini regolarmente iscritto alla competizione.