Errore tecnico arbitrale. Non è frequente che accada ma può accadere. E quando avviene non vi è che una soluzione. La partita deve essere rigiocata.
Una gara disputata che dovrà essere ripetuta. Non è un fenomeno raro all’interno del nostro calcio, soprattutto nelle categorie inferiori. Ciò che rende ‘particolare’ l’evento è la motivazione che ha imposto la ripetizione della partita.
La partita cui si fa diretto riferimento è Fontane-Carbonera, valida per il Trofeo Veneto di Prima Categoria. La sfida che ha messo di fronte le formazioni venete si è conclusa sul risultato di 2-2. Al termine della gara, però, la società Fontane ha presentato ricorso contestando la regolarità della gara che si è disputata lo scorso 25 agosto. Questo a causa di un presento errore tecnico del direttore di gara. Ma cosa è accaduto? L’arbitro ha concesso un calcio di rigore al Fontane che la compagine di casa ha provveduto a trasformare. A quel punto, però, l’arbitro ha annullato la rete e concesso un calcio di punizione a favore del Carbonera dal momento che un giocatore del Fontane è entrato in area al momento dell’esecuzione del rigore. Lo stesso direttore di gara, attraverso un supplemento di referto, ha precisato come l’ingresso del calciatore del Fontane in area non abbia interferito sulla regolare esecuzione del calcio di rigore.
La decisione del Giudice Sportivo
Il Giudice Sportivo ha accolto il reclamo del Fontane in ossequio ad una modifica del Regolamento, regola 14, in vigore dal 1° luglio 2024.
Con la nuova disposizione l’ingresso in area di un giocatore non viene più punito nel caso in cui non interferisca con l’esecuzione della massima punizione. Pertanto se non vi è nessuna incidenza la validità della rete non è in discussione. A seguito di questo errore del direttore di gara il risultato di parità non è stato convalidato. Si procederà pertanto alla ripetizione della gara. Possibile nuova data: mercoledì 25 settembre, ore 20.30.