Svolta clamorosa della competizione. Nella gara più attesa avviene l’impensabile. La sfida viene sospesa ed i tifosi non l’hanno presa bene.
Una partita di calcio attesa da un’intera città e da un’appassionata tifoseria che non attende altro che ascoltare quell’inconfondibile ‘colonna sonora’. Il clima è quello giusto. Si pregusta la vittoria, che su prestigiosi palcoscenici, quali quelli della Champions League, mancano purtroppo da quel dì. Ma, soprattutto, ci si aspetta di assistere ad una gara indimenticabile da parte della Juventus di Thiago Motta.
E la gara, in effetti, è stata indimenticabile. Il motivo, però, per cui rimarrà impressa nella memoria di tanti, ovvero di coloro che hanno avuto soltanto la sfortuna di assistervi, è tutt’altro rispetto ad una sfida ricca di emozioni e di gol. Perché il calcio, sempre più spesso, anche ai più alti livelli, si diverte ad offrire delle ‘sorprese’ non gradite. Spettacoli che non sono degni di questo sport e che mancano di rispetto nei confronti di un popolo ‘appassionato’ di tifosi che paga, stadio o televisioni che siano, per poterli seguire ‘appassionatamente’.
Cosa è accaduto?
Svolta clamorosa e gara sospesa. Rimangono in sette
A volte è difficile raccontare calcio quando si devono descrivere situazioni al limite quali quella accaduta a Santa Lucia del Mela, comune di poco più di 4mila abitanti, in provincia di Messina.
La gara valida per il campionato Under 15 Nazionale, che ha visto di fronte Messina e Crotone, è terminata con la netta sconfitta della compagine siciliana per 0-10. La formazione di casa si è presentata in campo con soli 8 effettivi, poiché non vi erano altri giocatori disponibili. Ad inizio ripresa, poi, il direttore di gara è stato costretto a sospendere la partita nel momento in cui il Messina è rimasto con soli 7 uomini in campo per via di un infortunio occorso ad un suo giocatore. A quel punto la formazione giallorossa non ha potuto schierare il numero minimo di 8 giocatori previsto dal regolamento. Un ‘cappotto’ pesantissimo che marca un punto di non ritorno del calcio messinese. Un’umiliazione che la città di Messina, e le sue istituzioni, ai più alti livelli, non hanno gradito affatto.
Non si attende altro che un cambiamento ‘epocale’. A cominciare dalla proprietà della società giallorossa.