Juventus-Napoli finisce in tribunale: si ‘rigioca’

Juventus-Napoli, non è ancora finita? Ecco cosa sta succedendo con i tifosi. I dettagli del caso in questione.

La sfida Juventus-Napoli non si è conclusa con il fischio finale. L’eco della decisione di chiudere il settore ospiti dell’Allianz Stadium ai residenti di Napoli e provincia continua a far rumore, spostando il confronto dal campo al tribunale. Come riportato da Il Mattino e ripreso da Areanapoli.it, una class action è stata avviata da circa 150 tifosi napoletani che intendono chiedere un risarcimento per i danni subiti a causa di questa decisione controversa.

Juventus Napoli finisce in tribunale: i tifosi partenopei non ci stanno
Juventus Napoli, azione di gioco (Lapresse) – Juvelive.it

L’iniziativa legale è guidata dall’avvocato Angelo Pisani, noto anche per il suo legame con il Club Napoli Maradona. Pisani ha già raccolto il sostegno di numerosi tifosi sui social, tutti esclusi dall’accesso al settore ospiti a sole 24 ore dall’inizio della partita, un’esclusione che ha generato non solo danni economici, ma anche personali e morali.

Juve-Napoli, i tifosi non ci stanno: ecco il ‘verdetto’

L’avvocato Pisani ha chiarito le intenzioni dei tifosi: “Cento cittadini napoletani ingiustamente puniti e discriminati presentano il conto per la grave ingiustizia subita. Chiederemo il rimborso dei biglietti e il risarcimento di tutti i danni, inclusi quelli patrimoniali, personali e da pregiudizio razziale e sociale, per un totale di circa diecimila euro per ciascun tifoso coinvolto“. Pisani ha anche sottolineato come questi provvedimenti, definiti illegittimi e incostituzionali, rischiano di alimentare ulteriormente il divario tra Nord e Sud, perpetuando odio e tensioni.

Allianz Stadium, stadio di casa della Juventus
Allianz Stadium (Lapresse) – Juvelive.it

Un ulteriore elemento di questa battaglia legale è stato fornito dalla recente sentenza del TAR, che ha autorizzato l’accesso allo stadio per due tifosi, stabilendo un precedente significativo. Secondo Pisani, questa decisione conferma che non è possibile punire collettivamente un’intera tifoseria per le azioni di pochi individui, aprendo la strada a nuove azioni legali. Parallelamente, un’altra class action è stata lanciata dall’avvocato Pasquale Fuccio, che rappresenta circa 50 tifosi, principalmente della periferia nord di Napoli. Fuccio ha spiegato ai microfoni di Radio Marte che non si tratterà solo di chiedere il rimborso dei biglietti: “Chiederemo anche il risarcimento per i costi di viaggio, trasporto e ferie perse. Il provvedimento del TAR crea un precedente fondamentale per i futuri casi simili“.

Entrambe le azioni legali si fondano con l’obiettivo di impedire che decisioni del genere si ripetano in futuro. La vicenda non è ancora conclusa e potrebbe avere importanti ripercussioni sia per i tifosi che per gli organismi di vigilanza del calcio italiano. Staremo a vedere cosa succederà.

 

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