Rottura del crociato. Un altro grave infortunio funesta il campionato di Serie A. Un altro giocatore costretto ad un lungo ‘forzato’ riposo.
Il ritorno in Serie A del Parma ha reso felice tanti, e non soltanto i tifosi gialloblù. Il Parma, guidato dalla famiglia Tanzi, nei primi anni ’90 è entrato di diritto nella storia del calcio italiano.
Nel suo palmarès si possono contare 3 Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe, 2 Coppe Uefa ed una Supercoppa Uefa. Dopo Milan, Juventus ed Inter, il club gialloblù è il quarto in Italia per trofei internazionali vinti. Il Parma è poi una società da cui la Juventus ha attinto molto. Da Gigi Buffon a Lilian Thuram, il papà di Khéphren, fino alla meteora, in bianconero, Fabio Cannavaro. Ora il Parma è di nuovo nella massima serie, con le sue giuste ambizioni. Una salvezza da raggiungere il prima possibile e poi si vedrà. La guida un tecnico giovane, anche lui con un passato bianconero, con tanto di scudetto vinto, con Marcello Lippi allenatore, nel 1998, Fabio Pecchia. Dopo cinque giornate di campionato il Parma ha cinque punti in classifica.
La speranza è di migliorare l’attuale rendimento, anche se per Pecchia le ultime notizie non sono buone.
Rottura del crociato, stagione a rischio per Alessandro Circati
L’obiettivo salvezza, da raggiungere il prima possibile, da oggi pomeriggio è un un po’ più complicato. Dal Mutti Training Center di Collecchio, il centro sportivo del Parma, è giunta infatti una brutta notizia.
A comunicarla lo stesso staff medico del Parma che ha reso noto come durante l’allenamento pomeridiano Alessandro Circati, classe 2003, difensore del Parma e della nazionale australiana, ha dovuto interrompere la seduta prima del previsto a causa di un infortunio. A seguito della visita ortopedica e degli esami strumentali eseguiti questo pomeriggio, al giovane difensore gialloblù è stata evidenziata la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Si teme un lungo stop per il giovane difensore.
Salterà la sfida con la Juventus. E, purtroppo, tante, tante altre.