Insulti al quarto uomo: dopo la decisione arbitrale ha perso la testa. Ecco la decisione ufficiale del giudice sportivo
Non sono comportamenti da rimarcare. Anzi, se ne dovrebbe fare sicuramente a meno. Ma anche i calciatori sono essere umani e alcune volte perdono la testa. Ripetiamo comunque il concetto: gli insulti, e tutto gli atteggiamenti poco consoni per una partita di calcio sono assolutamente da condannare. Anche questo, quindi non c’è nessuna giustificazione.
Parliamo in questo caso di un fatto che è successo nel massimo campionato inglese. In Premier League molto spesso si vedono cartellini rossi per proteste oppure per degli interventi che rischiano di fare male agli avversari. Un calcio sanguigno, dove gli arbitri molto spesso lasciano anche correre facendo alzare il livello della contesa. Bene, durante Southampton-Manchester United, un giocatore dei primi è stato espulso. E dopo essersi preso il rosso ha anche insultato il quarto uomo.
Insulti al quarto uomo, doppia giornata di squalifica
Il giocatore in questione è Jack Stephens, che ha letteralmente perso la testa: due giornate di squalifica e multa di 50mila sterline – al cambio quasi 60mila euro euro – per aver espresso delle frasi che non si possono trascrivere prima contro il quarto uomo e poi anche contro il direttore di gara. Il rosso se l’era beccato per un fallo su Garnacho.
In poche parole il giudice sportivo del massimo campionato inglese ci è andato giù in maniera pesante per condannare il gesto del difensore. Che quindi salterà le prossime due partite di campionato e dovrà pure pagare una sanzione salatissima. Certo, molto spesso sono i club a versare questi soldi, anche se non sappiamo se, in questo caso, andrà comunque in questo modo. Pochi attimi di follia pagati, davvero, a carissimo prezzo.