Da Vlahovic a Leao. Un confronto possibile tra due campioni simbolo di Juventus e Milan che, però, non riescono ancora a convincere appieno.
A tutti piace parlare di calcio. E a tutti piace, ancor più, parlare della Juventus. Perché è sempre l’argomento principe, se non altro per la potenziale platea di ‘uditori’, decisamente più vasta rispetto alle altre concorrenti.
E parlare di Juventus adesso è quasi d’obbligo dal momento che la formazione bianconera ultimamente ha dato parecchi spunti di discussione. Dalla splendida vittoria maturata in Germania contro il Lipsia, in Champions League, per arrivare poi al deludente, almeno per quanto attiene il risultato finale, pareggio interno contro il Cagliari. Dal gravissimo infortunio, stagione già finita, occorso a Gleison Bremer e a quello abbastanza serio patito da Teun Koopmeiners. Dalle prestazioni altalenanti di Dusan Vlahovic a quelle ‘sconvolgenti’, in senso negativo, di Douglas Luiz. Questo, e tanto altro, è la Juventus dell’ultimo periodo. Capace di tutto e del suo contrario. Così come i giudizi che la riguardano che solitamente seguono il vento dei risultati.
Metodo di giudizio non abitualmente seguito dal direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani.
Da Vlahovic a Leao. Per Fabio Ravezzani “pari sono”
Una Juventus che entusiasma ed un’altra che fa storcere il naso. Giocatori che convincono, altri che non sempre fanno quanto potrebbero, altri, specialmente uno, al momento non giudicabile, se non in negativo.
Tante Juventus in una e tutte sotto la guida di Thiago Motta. E’ questa Juve con tante facce, più o meno oscure, che il direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani, ha provato a giudicare ai microfoni di Calciomercato.it . Nella sua analisi il direttore ha toccato una figura della Juventus, a suo modo simbolo di questo inizio di stagione in bianco e nero della compagine di Thiago Motta: Dusan Vlahovic: Per Fabio Ravezzani l’attaccante serbo non è Cristiano Ronaldo, né Trezeguet, né Paolo Rossi. Questi attaccanti erano di un’altra categoria. Vlahovic è un buon attaccante che guadagna decisamente troppo rispetto a quanto mostra in campo. Inoltre l’attaccante classe 2000: “sono due anni e mezzo che è alla Juventus e sono due anni e mezzo che diciamo che ha margini di miglioramento, sembra un po’ come Leao al Milan“.
Non c’è giorno senza Juve. Non c’è giorno senza Vlahovic. Che vi sia anche un messaggio nascosto?