Si al contratto milionario. Richiamano subito Allegri così: i dettagli della situazione relativa all’ex bianconero.
L’avventura di Roberto Mancini alla guida della nazionale dell’Arabia Saudita è giunta al termine, tra delusioni sul campo e tensioni fuori dal terreno di gioco. Nonostante l’ambizioso progetto che lo aveva portato a lasciare l’Italia per accettare un’offerta da 25 milioni all’anno, il divorzio con la federazione calcistica saudita sembra ormai inevitabile. Le trattative per la risoluzione del contratto sono in corso, con una buonuscita che potrebbe aggirarsi tra i 25 e i 30 milioni di euro, come scrivono da ‘Calcioefinanza’.
L’ultimo segnale della rottura si è manifestato dopo il deludente pareggio contro il Bahrein, che ha seguito la sconfitta contro il Giappone. Inizialmente, la federazione di Riad sembrava ancora fiduciosa nel lavoro del tecnico italiano, ma il pareggio contro una squadra di livello inferiore ha definitivamente incrinato il rapporto. A complicare ulteriormente la situazione, c’è stato un acceso confronto con un tifoso saudita, durante il quale Mancini ha perso la calma, rispondendo con un insulto. Poco dopo, un battibecco con un giornalista giapponese, che lo aveva provocato sul suo stipendio, ha reso il clima ancora più teso: “Vuoi vedere il mio conto in banca?”, aveva risposto Mancini con tono ironico ma provocatorio. Ora che la separazione sembra inevitabile, la federazione saudita si sta muovendo per trovare il successore di Mancini. Tra i nomi più altisonanti spicca quello di Zinedine Zidane, un sogno per il calcio saudita, ma più realisticamente sono stati avviati i contatti con l’argentino Ramon Diaz, attualmente allenatore del Corinthians, e Hervé Renard, che aveva già guidato la nazionale saudita portandola al Mondiale del 2022. Ma c’è anche la possibile suggestione Allegri.
Allegri in Arabia Saudita: suggestione possibile
Il 2024 si è rivelato un anno complicato per la nazionale saudita, che ha iniziato la sua corsa verso la Coppa del Mondo 2026 con prestazioni deludenti. Dopo essere stati eliminati agli ottavi di finale della Coppa d’Asia, la squadra ha ottenuto solo due punti in tre partite casalinghe nella terza fase delle qualificazioni mondiali. La vittoria contro la Cina non è bastata per bilanciare i pareggi contro Indonesia e Bahrein e la sconfitta contro il Giappone. Con il terzo posto nel girone dietro a Bahrein e Australia, le speranze di una qualificazione diretta sono ormai ridotte, con la prospettiva degli spareggi come unica via percorribile.
Le aspettative erano ben diverse quando Mancini prese il comando della nazionale saudita nell’agosto del 2023, dopo aver lasciato improvvisamente la guida dell’Italia. Allora, Mancini era visto come il leader ideale per guidare la squadra verso traguardi ambiziosi, come la Coppa d’Asia 2027 e la qualificazione ai Mondiali del 2026. Tuttavia, il rapporto con i giocatori si è progressivamente deteriorato, riflettendosi nelle prestazioni sul campo.
Con l’avvicinarsi della decisiva sfida del 14 novembre contro l’Australia, sembra chiaro che Mancini non sarà più in panchina. Dopo meno di un anno e mezzo, il suo capitolo saudita si chiuderà, segnando un finale amaro per una collaborazione nata con grandi speranze e finita con una delusione generale. Ora bisogna trovare il sostituto e proprio l’ex bianconero potrebbe essere un nome assai gradito.