Le statistiche della Juventus targata Motta fanno ben sperare i tifosi bianconeri: i dati parlano molto chiaro
Si doveva vincere, da una parte, per riscattare il pari prima della sosta contro il Cagliari e, dall’altra, per rimettere la squadra in carreggiata. La Juventus ha fatto il suo dovere, pur soffrendo contro la Lazio di Baroni che in questa prima fase di stagione aveva dato del filo da torcere a chiunque.
Allo ‘Juventus Stadium’, l’intricato match si è risolto con un autogol di Gila, sfortunato nel rimpallo che ha battuto Provedel. Biancocelesti in dieci dal minuto 25 per via di un rosso dato a Romagnoli: l’assenza dell’ex Milan ha pesato più del previsto e Baroni ha dovuto fare di necessità virtù, cambiando la squadra nel momento cloud del match.
La Juventus è tornata a vincere di fronte ai propri tifosi in campionato dopo quasi due mesi (ultima vittoria la prima in casa contro il Como), ma la statistica che fa contenti tutti, Motta compreso, è un’altra.
Juventus, il muro difensivo regge ancora: record per Motta
Tra i tanti pregi di questa squadra è che non è ancora al cento per cento: contro la Lazio, ha praticamente rinunciato a calciatori importanti come i nuovi arrivati Koopmeiners, Nico Gonzalez e Conceicao. Eppure, i loro sostituti hanno giocato alla grande rispettando le consegne del mister. Alla lunga, Motta è stato premiato, sebbene le polemiche arbitrali non sono affatto mancate (in primis, quella gomitata sospetta di Douglas Luiz ai danni di Patric).
Tuttavia, la macchina bianconera regge anche i momenti di crisi e non concede quasi mai nulla: se Motta la passata stagione era noto per il suo attacco arrembante, quest’anno i tifosi stanno assistendo all’opposto. A una difesa praticamene impenetrabile, anche senza Bremer, uno dei migliori fino all’infortunio di Lipsia.
Opta rivela quello che già sapevamo: con una sola rete incassata in campionato – peraltro subita su rigore – la Juventus ha messo in archivio un altro record. Mai prima d’ora era riuscita a incassare una rete soltanto nelle prime otto partite di Serie A (il record precedente era di due, conquistato nelle annate 1966/67, 1986/87, 2004/05 e 2005/06).
Tutto funziona in difesa e a questo punto c’è da migliorare soltanto l’aspetto difensivo, ancora poco decisivo nonostante lo score di Dusan Vlahovic (sette le reti in dieci apparizioni tra Italia e Europa) e qualche legno di troppo di Teun Koopemeiners, un centrocampista votato all’attacco.