La disastrosa prestazione in Champions ha iniziato a sollevare dei dubbi sull’operato del dirigente: arriva la stoccata
Se andiamo a scorrere le due classifiche relative alle competizioni a cui partecipa la Juve, la situazione non può certo dirsi negativa. La nuova creatura forgiata da Cristiano Giuntoli e diretta in campo da Thiago Motta è terza in classifica ad un solo punto di distacco dall’Inter, seconda, e tre dal Napoli di Antonio Conte.
Anche in Champions, nonostante la meritata sconfitta casalinga contro lo Stoccarda, il bottino parla di 6 punti in 3 partite: anche tenendo questo ritmo, l’obiettivo minimo della qualificazione ai Playoff non dovrebbe sfuggire. C’è però, nell’ambiente bianconero, un senso di insoddisfazione serpeggiante. Dovuto ad un andamento che, siamo onesti, in molti credevano potesse essere migliore.
Dopo anni – quelli del triennio di ritorno di Allegri – in cui la squadra non ha certo brillato per pericolosità offensiva e per spettacolo, ci si aspettava legittimamente qualcosa di più. Anzi, molto di più. I tre pareggi casalinghi in campionato- di cui due 0-0 – contro Roma, Empoli e Cagliari hanno lasciato il segno. La Juve crea poche occasioni da gol. È sterile, poco pericolosa, e segna col contagocce.
La nota positiva, quasi il marchio di fabbrica, almeno per ora, dell’avventura del tecnico italo-brasiliano sulla panchina bianconera, è la straordinaria tenuta difensiva. Solo un gol subìto nelle prime 8 giornate in Serie A, e per giunta su rigore.
Anche l’ottima fase difensiva è stata però messa in dubbio dagli avanti dello Stoccarda, che hanno letteralmente imperversato nell’ultima gara europea disputata all’Allianz Stadium. C’è più di qualcosa che non va, insomma. Anche gli addetti ai lavori hanno iniziato a lanciare vari allarmi, prendendo di mira innanzitutto il lavoro sul mercato di Cristiano Giuntoli.
Giuntoli nella bufera: più colpevole di Thiago Motta
Protagonista assoluto, sebbene molte operazioni siano state concluse nell’ultima settimana di scambi, della sessione estiva di mercato, l’ex Ds del Napoli aveva raccolto consensi unanimi per il suo lavoro. La Juve era ed è stata svecchiata, il monte ingaggi è stato limato la ribasso, parecchi dei giocatori seguiti come prime scelte (leggi Douglas Luiz e Nico Gonzalez) sono puntualmente arrivati a Torino. Già. Ma la resa in campo dei profili sui quali Giuntoli ha insistito così tanto? Ecco, il bilancio dopo questa prima parte di stagione non arride granché al dirigente toscano.
Negli ultimi tempi si è sentita la mancanza di un vice Vlahovic, oltre a constatare come alcuni dei nuovi arrivi non sembrino all’altezza della situazione.
Prima sconfitta stagionale. Danilo si conferma una catastrofe, Fagioli non regge fisicamente i ritmi. Savona soffre un Lewelling sontuoso, ma a 21 anni va capito. Giuntoli peggio di Motta: manca vice Vlahovic, Douglas Luiz è grottesco, Nico un fantasma. Zero alibi.
— Graziano Carugo Campi (@CampiMinati) October 22, 2024
Su questo ha puntato il dito Graziano Campi, giornalista di nota fede bianconera, che ha elencato ad uno ad uno tutti i problemi della Juve di oggi. Ne è emerso un quadro forse fin troppo catastrofico, dove Giuntoli è ritenuto colpevole come, se non di più, dell’allenatore oriundo che proprio lui tanto ha voluto sulla panchina della ‘Vecchia Signora’…