Una rimpianto enorme, la Juventus adesso è davvero pentita per la scelta fatta: incubo ad occhi aperti
Dopo un calciomercato estivo sontuoso, soprattutto in entrata, la Juventus si è concentrata sul campo. E a poche ore dal Derby d’Italia contro l’Inter si può sicuramente dire che il lavoro portato avanti da Thiago Motta abbia convinto proprio tutti. Manca, però, qualcosa importante nello scacchiere del tecnico italiano.
Cristiano Giuntoli ha portato, con coraggio, alcune scelte in sede di mercato che hanno certamente pagato. Ma ce n’è una in particolar modo che appare già come un pesante rimpianto, una mazzata tremenda per la dirigenza bianconera. È bastato poco al grande ex per dimostrare il suo valore e far pentire i vertici di casa Juventus dopo la sua cessione: a tal proposito, le dichiarazioni arrivate una manciata di ore fa spiegano perfettamente la situazione del club di Torino.
Durante la trasmissione ‘Ti Amo Calciomercato’ in onda sul canale Youtube di ‘Calciomercato.it‘ è intervenuto Michele Fratini e tra i diversi temi trattati uno particolarmente caldo riguarda la Juventus. L’apprezzato talent scout ha concentrato la sua attenzione sulle scelte di mercato del club bianconero con una in particolare che sembrerebbe potersi essere trasformata troppo presto in un dolorosissimo rimpianto per Thiago Motta. E adesso la dirigenza bianconera si mangia già le mani: ecco le sue parole.
Juve, che mazzata: è già un rimpianto
“Numeri alla mano, la Juventus ha un attacco da metà classifica. È sterile“, inizia così il discorso di Fratini che si focalizza proprio sul reparto avanzato a disposizione di Thiago Motta. Il problema del gol, dopo poche settimane di campionato, è ormai già noto.
“Vlahovic ha segnato 7 delle 11 reti complessive. Quando servito, fa benissimo. Ma non va dimenticato Moise Kean che è un alieno“. Il talent scout ha infatti parlato della punta ceduta la scorsa estate per appena 13 milioni di euro alla Fiorentina: una scelta, a conti fatti, controproducente per la Juve. “Alla Fiorentina ha trovato voglia, condizione e continuità. Sta facendo sognare tutti. Se la Juve è pentita? Certamente sì. Si tratta di un classe 2000 come Vlahovic, bisognava pensarci bene prima di mandarlo via. Si è ripreso pure la Nazionale…”.
Un discorso che, di pari passo, coinvolge pure Paul Pogba che a marzo tornerà dopo la lunga squalifica per doping. “Se è in condizione, ce ne sono pochi come lui”, ha detto Fratini. Tornando a Kean, è chiaro che a Firenze stiano già gongolando: i numeri parlano per il 24enne di Vercelli. 11 presenze con 5 gol e 1 assist vincente, numeri non troppo lontani da quelli di Vlahovic. Un rimpianto che già dopo poche settimane fa male alla società torinese.