Un paragone che farà discutere nei prossimi giorni quello tra l’attuale allenatore della Juventus ed il suo discusso e criticato predecessore.
In estate la Juventus ha voluto radicalmente cambiare il suo ambito tecnico. Lo ha fatto in primis con un avvicendamento in panchina che molti tifosi bianconeri ed appassionati di calcio in generale avevano chiamato a gran voce. Ovvero l’addio di Massimiliano Allegri, esonerato dopo le scenate in finale di Coppa Italia, per ingaggiare al suo posto il giovane e talentuoso Thiago Motta.
Un avvicendamento votato a cercare una strategia diversa, basata su un gioco moderno, offensivo, dinamico e meno legato ai vecchi schemi standardi che tanto hanno fatto disamorare parte della tifoseria. La gestione Allegri, nonostante il ritorno alla qualificazione in Champions League e la vittoria della Coppa Italia, non ha mai convinto troppo negli ultimi tre anni, poiché accusata di essere troppo difensivista e poco ‘giochista’.
Peccato però che il progetto Thiago Motta sia un tantino troppo balbettante in questo avvio di stagione. La Juventus ha mostrato ottime soluzioni e buone prove corali in alcune occasioni, ma altre volte è sembrata una formazione scarica, priva di idee e incapace di regalare spettacolo e divertimento al proprio pubblico. Una squadra, in sintesi, ancorata al recente passato.
I pareggi scialbi e senza grosse emozioni contro Roma, Empoli e Cagliari, la vittoria sudata e non brillantissima contro la Lazio e la sconfitta interna con il PSV in Champions. Questi risultati stanno facendo vacillare la stima dell’ambiente bianconero nei confronti di Motta, anche se la classifica di Serie A sorride alla sua Juventus.
Ciò che manca è quel gioco arioso e bello da vedere che invece Motta aveva mostrato ai tempi del Bologna, squadra praticamente spettacolare nella scorsa stagione. E spuntano i paragoni con Allegri, suo predecessore che era accusato di puntare solo al risultato finale con atteggiamento fin troppo accorto e difensivo.
Stefano De Grandis, noto giornalista di Sky Sport, ha lanciato questo messaggio che racchiude il pensiero di molti juventini: “La Juventus è un po’ in difficoltà. Thiago Motta è una controfigura di Allegri. Nella Juve i problemi sono ripetuti e ripetitivi” – facendo intendere come per ora non sia stato sufficiente cambiare allenatore per migliorare i difetti dell’ultimo periodo.
Chissà che il pareggio spettacolare per 4-4 nella tana dell’Inter, arrivato anche grazie ai cambi di Motta in corso d’opera, non possa rappresentare una svolta per la Juventus, sia a livello di gioco che di risultati ad alto livello.
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