Arriva una dichiarazione davvero sorprendente, riguardo il tecnico bianconero Thiago Motta e la sua poca passione per questo calciatore.
Ancora non convince pienamente la stagione della Juventus, per via di risultati troppo altalenanti e soprattutto di prestazioni che non hanno ancora messo in mostra il vero volto dei bianconeri. Prime critiche in arrivo per Thiago Motta, che paga i troppi pareggi in campionato, soprattutto quelli interni contro Roma, Cagliari e Parma che hanno fatto perdere terreno nella corsa al titolo.
La Juventus ha perso stabilità difensiva nelle ultime settimane, complice il grave infortunio di un leader come Gleison Bremer, che per la rottura del crociato anteriore del ginocchio dovrà restare fuori per tutto il resto della stagione. Ma uno dei problemi conclamati da tempo è l’attacco, visto che in alcune prestazioni i bianconeri sono sembrati scarichi davanti.
Impossibile dunque non considerare Dusan Vlahovic un punto interrogativo di questa squadra. Il livello tecnico del centravanti serbo non si discute, visto che è uno dei numeri 9 più completi della Serie A. Ma in fatto di gol e di prestazioni l’ex Fiorentina sta attraversando l’ennesimo momento oscillante e tutt’altro che continuo.
Dopo questo trend non proprio esaltante di Vlahovic come punto di riferimento dell’attacco juventino, è nata la convinzione che il serbo possa non essere considerato un pupillo di Thiago Motta. Addirittura è arrivato un parere esimio in ambito bianconero, che esprime con convinzione questa mancanza di feeling e di stima tra attaccante e allenatore.
Luciano Moggi, storico ex dirigente della Juve, ha parlato sulle colonne di Libero proprio di questo rapporto poco idilliaco: “A Thiago Motta non piace tanto Dusan Vlahovic”. La sentenza del noto personaggio, fuori dal calcio che conta dai tempi di Calciopoli, è chiara e netta. I movimenti del centravanti classe 2000 non sarebbero l’ideale per il gioco voluto e costruito da Motta in queste settimane.
Una spiegazione tattica sulla poca consistenza di Vlahovic e dello scarso feeling con i compagni in attacco l’ha fornita sempre Moggi in questo senso: “La Juventus di Thiago poggia su un attacco con al centro Vlahovic che, essendo forte di testa, dovrebbe essere alimentato dai cross dalle fasce: a destra Cambiaso e Conceicao, a sinistra Yildiz. Le partite fino ad ora disputate dicono che la fascia destra funziona, la sinistra meno perché Yildiz, essendo più portato a saltare gli avversi con i suoi dribbling, rallenta il gioco e serve poco l’attaccante: potrebbe essere questo il motivo della sua panchina iniziale, con Weah al suo posto, essendo lo statuninense più portato a scorrazzare sulla fascia e fare sponda con Vlahovic”.
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