Juventus, furia Thiago Motta contro arbitro e giocatori. Un tecnico molto nervoso in panchina. Ecco cos’è successo a Udine
Quando andiamo online la Juventus sta vincendo due a zero contro l’Udinese grazie alla conclusione di Thuram sul palo che ha colpito Okoye sulla schiena e si è infilata in porta. Una buona Juve fino ad ora, con voglia, che strappa anche in mezzo al campo con il francese che fino al momento è senza dubbio il migliore. Dopo il palo di Yildiz, invece, è arrivato il raddoppio di Savona.
Ma in panchina la situazione è meno tranquilla del solito. Sì, proprio così. Un Thiago Motta nervoso sin dal primo minuto di partita che ha espresso tutta la sua “rabbia” sia nei confronti dell’arbitro sia nei confronti degli uomini in campo. E andiamo a vedere quello che è successo in questi minuti della sfida di Udine.
Juventus, Thiago Motta furioso
La prima vera arrabbiatura del tecnico è arrivata nei confronti della quaterna arbitrale. Un fallo di Davies, in mezzo al campo, il classico “pestone” che molti chiamano all’inglese, avrebbe meritato il cartellino giallo: lo ha detto anche Marelli, l’esperto arbitrale di Dazn, che ha sottolineato come queste situazioni siano “codificate” quindi deve andare per forza in quel modo. E non si capisce perché l’ammonizione non sia arrivata.
Poi Motta ha cambiato “obiettivo”: la sua squadra non cercava in nessun modo di verticalizzare sugli esterni nonostante la difesa dell’Udinese sia molto alta in questa prima parte. In una delle poche occasioni nelle quali i bianconeri ospiti hanno cercato il lancio lungo alle spalle della retroguardia – pescando Weah che è arrivato il fondo – sono andati vicini al raddoppio. Ok che era fuorigioco, ma l’indicazione tattica è arrivata abbastanza chiara e si dovrebbe continuare su questa linea. Vedremo come continuerà il match e soprattutto se questa Juve riuscirà a portare a termine questa partita vincendo: una vittoria che manca da tre gare e che sarebbe fondamentale per non allontanarsi ulteriormente da quelle che sono davanti e soprattutto, almeno per una notte, andare a ritrovare il terzo posto in classifica.