Thiago Motta prima, Vlahovic poi. Nel momento più delicato, e già decisivo, della stagione bianconera, tutti sono ‘sotto processo’ da parte della critica.
Poco più di due mesi dall’inizio della stagione agonistica. Dieci turni di campionato e tre di Champions League sono di per sé bastevoli per tracciare una linea rossa e cominciare l’analisi dei risultati fin qui ottenuti dalla Juventus di Thiago Motta.
Un mercato importante, con acquisti prestigiosi, e molto costosi, da Teun Koopmeiners a Douglas Luiz, il tutto per affidare da subito a Thiago Motta il miglior organico possibile. Cristiano Giuntoli si è assunto la responsabilità, con gli annessi rischi, di giocare forte e di investire 200 milioni sul mercato. A fronte di tale impegno è assolutamente indispensabile che la Juventus ottenga risultati sul campo. In qualsiasi competizione poiché i denari investiti devono rientrare. In un modo o nell’altro. Ma fin qui la ‘rivoluzione’ di Giuntoli e Motta si è vista soltanto in rare occasioni.
Thiago Motta prima, Vlahovic poi: Cassano stende tutti
Ciò che finora ha mostrato sul campo la Juventus di Thiago Motta è ancora troppo poco per nutrire una qualsivoglia speranza di successo. Il Napoli è già avanti di sette punti e la critica attacca frontalmente.
Antonio Cassano non ha mai badato a fornire giudizi e commenti ‘politicamente corretti’. Come in campo, l’ex campione di Bari Vecchia è tranciante, emette sentenze con la stessa padronanza, e sicumera, con cui addomesticava il pallone durante gli anni belli. E sulla Juventus ne ha dette di cose a Viva el Futbol su Twitch. Si parte con Thiago Motta: “In questo momento però cosa cerchi da Thiago Motta? Un minimo di quello che ho visto a Bologna e oggi non lo vedo“. Cassano ha sottolineato come, al momento, non si scorga il progetto tecnico che si intende perseguire in casa Juventus.
Ancora più duro l’affondo dell’ex Bari e Roma quando viene trattato l’argomento Dusan Vlahovic: “Continua ad essere scarso. Frenetico, ha paura di avere la palla, fa fatica a muoversi. In area di rigore può fare qualcosa ma non è da grande squadra. Strapagato ma a me piace zero“. Chi meglio dell’attaccante serbo? Diversi attaccanti, secondo Antonio Cassano, da Retegui fino a Castellanos. Dieci turni di campionato e tre di Champions League. La nuova Juventus disegnata da Giuntoli e Motta è sotto l’assedio della critica. E nel frattempo Antonio Conte vola via…