In casa Juve cresce la disperazione, la dirigenza è già pentita per la scelta fatta: e i tifosi non riescono proprio a crederci
La vittoria sull’Udinese permette alla squadra di Thiago Motta di rimanere in scia Scudetto, a 4 punti dal Napoli capolista. Settimana prossima lo scontro diretto tra gli uomini di Conte e l’Inter seconda in classifica, può dare una grossa mano alla Juventus. Lo sa bene Thiiago Motta.
L’ex allenatore del Bologna sta facendo i conti con settimane complicate, nelle quali il gruppo bianconero ha dovuto e deve ancora oggi fare i conti con infortuni e diverse indisponibilità. Quella di Bremer, in difesa, continua a pesare tantissimo. Tant’è che per stessa ammissione di Cristiano Giuntoli, gennaio sarà il momento giusto per provare a portare a Torino un nuovo centrale. Si proverà la via del prestito, poi ‘fare i conti’ a fine campionato, a bocce ferme. Proprio in ottica mercato un’altra situazione abbondantemente già dibattuta riguarda l’attacco.
Dusan Vlahovic, pur avendo segnato 8 reti in 14 presenze complessive, sta mostrando piccoli segnali di cedimento. Il serbo, da inizio stagione, non si è praticamente mai fermato. Alternative, in tal senso, la Juventus attualmente non ne ha. E così lo stesso Thiago Motta le ha provato tutte, persino Weah nel ruolo di centravanti, pur di trovare un ricambio all’ex attaccante della Fiorentina. A tal proposito si fa sempre più difficile da mandare giù una decisione presa – evidentemente a cuor leggero – durante lo scorso calciomercato estivo.
Addio Juve, che rimpianto: tifosi allibiti
Si parla chiaramente della cessione di Moise Kean, che a Torino veniva utilizzato col contagocce da Allegri e che con Thiago Motta – prima di essere ceduto – il campo non l’ha praticamente mai visto da titolare. Un’alternativa nella quale la Juventus non ha evidentemente creduto abbastanza.
Lo ha fatto sicuramente il club di Rocco Commisso che lo scorso luglio ha sborsato 13 milioni di euro per il 24enne di Vercelli e che oggi è uno degli attaccanti più prolifici d’Europa. D’altronde, i numeri parlano per Kean: 13 presenze con 8 reti – le stesse di Vlahovic – ed un assist vincente a referto. Kean sta trascinando la Fiorentina a suon di grandissime prestazioni, risultando dunque un rimpianto enorme per la dirigenza juventina.
Uno come lui, come primissima alternativa a Vlahovic, sarebbe in questo momento oro colato. E con Milik perennemente infortunato, Motta è chiamato a resistere. Ancor di più il serbo che almeno fino al mese di gennaio dovrà tenere duro: solo nelle prime settimane del 2025, alle giuste condizioni, potrebbe approdare a Torino un nuovo attaccante. E non è detto che sia in grado di segnare come Kean, in questo momento.