La Juventus intensifica le riflessioni in vista del mercato invernale. Motta sarà accontentato: a gennaio potrà riabbracciare un suo pupillo.
C’era una volta il bunker difensivo. La Juventus, nelle 7 partite tra Serie A e Champions League affrontate senza Gleison Bremer, ha subito 9 reti (ed il computo poteva essere ben maggiore). Troppe secondo il club, pronto ad intervenire nella sessione invernale del mercato al fine di consegnare a Thiago Motta un centrale di comprovato valore, capace di colmare il vuoto lasciato dal brasiliano e di rilanciare la competitività del pacchetto arretrato bianconero.
Tanti i profili vagliati dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Nel suo taccuino, ad esempio, risulta cerchiato in rosso il nome di Milan Skriniar tuttavia l’operazione si preannuncia complessa, alla luce dello stipendio percepito dallo slovacco (9 milioni). Il manager ci proverà fino alla fine ma, almeno finora, il Paris Saint Germain si è mostrato piuttosto freddo in merito alla possibilità di pagare parte dell’ingaggio in modo tale da incentivarlo all’addio. Sfumata, intanto, la pista che conduceva a Jonathan Tah, legato al Bayer Leverkusen fino al 30 giugno 2025.
Il tedesco, infatti, non prevede di andare via a gennaio: la sua volontà, infatti, è quella di lasciare i rossoneri a parametro zero in estate e poi valutare, con calma, le varie offerte in arrivo. Saltata anche l’opzione Radu Dragusin, tornato centrale nel progetto del Tottenham in seguito all’infortunio rimediato da Gleison Bremer. Complicazioni ed ostacoli che hanno convinto Giuntoli a cambiare strategia e a mettere nel mirino due pupilli del tecnico, che conoscono molto bene il suo stile di gioco ed il campionato italiano.
Mercato Juventus, Motta sorride: avrà un suo pupillo
Parliamo di Sam Beukema e Jhon Lucumi, rimasti a Bologna nonostante l’ottima stagione vissuta in rossoblù sotto la gestione di Motta impreziosita dalla qualificazione in Champions. L’olandese ha stupito tutto per personalità e capacità di lettura del gioco avversario mentre il colombiano, a differenza del compagno di reparto, è mancino e può essere impiegato pure nel ruolo di terzino.
Tra i due, appare più semplice ingaggiare il secondo (il contratto scade nel 2026): Motta, dal canto suo, non ha preferenze. L’alternativa è Jaka Bijol, intenzionato a lasciare l’Udinese per esibirsi in palcoscenici più prestigiosi. Ora resta da vedere in che modo evolveranno le interlocuzioni impostate da Giuntoli. Un colpo, di certo, verrà fatto. Danilo, Pierre Kalulu e Federico Gatti non sono sufficienti: serve un innesto per mantenere vivi i sogni di gloria della Vecchia Signora.