La Juventus di Thiago Motta prova a crescere, ma il tecnico bianconero riceve un attacco diretto dopo l’ultima gara: scoppia il caos tra i bianconeri
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, dipende dai punti di vista. E’ la sensazione che sta sperimentando la Juventus, dopo il pareggio contro il Lille in Champions League. Una compagine bianconera che ha portato a casa un buon punto dopo essere stata in svantaggio e al termine di una prestazione sicuramente positiva, ma che al tempo stesso avrebbe potuto fare molto di più e tornare a casa con i tre punti.
Non era facile sfidare i francesi, che avevano già piegato Real Madrid e Atletico Madrid e si sono confermati squadra assolutamente insidiosa. Ancora una volta, è andato a segno Jonathan David, che ha confermato come mai mezza Europa sia sulle sue tracce. Ma la Juventus non si è disunita, dopo lo svantaggio, e ha macinato gioco e occasioni da gol, fino al pari trovato su rigore da Vlahovic.
C’è rammarico per le tante opportunità non concretizzate, che avrebbero potuto far ottenere alla Juventus una vittoria pesantissima. La prestazione fa comunque ben sperare per una crescita costante e che inizia a intravedersi. Tuttavia, Thiago Motta sa bene che c’è tanto da migliorare e lo ha ammesso lui stesso a fine partita ai microfoni televisivi. L’allenatore italobrasiliano cercherà conferme nel derby contro il Torino, ma dopo la gara di Lille non è esente da critiche e viene attaccato.
Il giornalista Claudio Zuliani, nota firma vicina all’ambiente bianconero, ha commentato con una certa delusione il pareggio in Francia. “Sono imbelvito, dovevamo vincere“, ha spiegato a ‘Colpo di Tacco’.
A suo dire, Thiago Motta è chiamato a salire nettamente di livello, per rispondere alle importanti aspettative dell’ambiente nei suoi confronti. “Va bene, giochiamo bene, creiamo occasioni da gol, ma dobbiamo cercare di essere più squadra sempre – ha spiegato – Non sono d’accordo con quanto Motta ha detto, per me la Juventus ha fatto meglio nel primo tempo. E nel secondo tempo troppi cambi, ne serviva uno solo, quello di Cabal, dopo le sostituzioni la partita è un po’ scemata”.
I tanti avvicendamenti ed esperimenti di Motta, insomma, rischiano di non pagare. All’allenatore si chiede una formula più concreta e solida, per ottenere quei risultati che tutto l’ambiente desidera.
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