Juventus, “scoppia” di nuovo il caso Yildiz. Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, lo aveva definito un “giocatorino”. Adesso ne parla di nuovo
Una cosa bella del calcio è che ognuno la può vedere in un modo diverso rispetto a un altro. E negli ultimi tempi – prima della gara contro l’Inter soprattutto – dentro la Juventus stava quasi montando un caso Yildiz: il turno, giovanissimo numero 10 dei piemontesi, veniva da un po’ di partite sottotono.
Su di lui erano arrivate le prime voci: un giocatore normale, non uno che può fare la differenza e addirittura il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni lo aveva definito un “giocatorino“. Detto così, ovviamente, sembra che il giornalista che dirige il secondo quotidiano sportivo più importante d’Italia ne capisca poco. Il concetto ovviamente era più ampio ma si sa, le polemiche quando partono allora è difficile fermarle. Detto questo, nel corso dell’ultima puntata di Pressing, programma che va in onda su Mediaset e nel quale Zazzaroni è uno di quelli che intervengono ogni settimana, il giornalista ha di nuovo parlato del giovane turco. Ecco le sue parole.
“Fatto bene a tenerlo fuori”: ecco le parole su Yildiz
“Yildiz è un giocatore che deve crescere, ha 19 anni, ha dei numeri, a quell’età del Piero convinse la Juventus a vendere Baggio e credo avesse più tecnica ma credo che il ragazzo debba essere gestito meglio e quando Thiago Motta lo ha tenuto fuori ha fatto bene perché lo ha un pochino alleggerito“.
Insomma, il pensiero di Zazzaroni è ovviamente questo e non poteva essere altrimenti. Yildiz è un ragazzino che indossa una maglia pesantissima e che ha già fatto vedere di avere delle qualità indiscutibili. Poi sappiamo che deve crescere e speriamo lo possa fare sempre di più nel corso dei prossimi anni. Speriamo, ovviamente, visto il numero di maglia che porta sulle spalle, si possa avvicinare a quello che ha fatto Del Piero. Basterebbe e avanzerebbe per entrare decisamente nella storia della Juventus. Se poi riuscisse a superarlo… Vabbè, non andiamo oltre, questo è davvero un altro discorso.