Il nuovo Platini alla Juve. Cristiano Giuntoli è sempre ‘attratto’ dalla ricerca di nuovi talenti da assicurare a Thiago Motta. In arrivo il più ricco di fascino.
I tifosi della Juventus, nonché buona parte della critica, lo attende al varco. Da quando è stato scelto, e poi nominato da John Elkann direttore dell’Area Tecnica della società bianconera sembra che non si attenda altro che il famigerato colpo alla ‘Giuntoli’.
Il prospetto ‘giuntoliano’ ha un identikit preciso: giovane, sconosciuto ai più, soprattutto alla concorrenza dei grandi club, costi accessibili tendenti al basso. Alla Juventus Cristiano Giuntoli ha potuto fare mercato soltanto l’estate scorsa ma le necessità della società bianconera hanno spinto il direttore tecnico a compiere scelte coraggiose, e quasi estreme, dal punto di vista economico. La Juventus non può attendere troppo per ritornare a vincere, lo dice la sua storia.
Il direttore tecnico non ha, però, mai smesso di visionare giovani talenti da portare a Torino.
Il nuovo Platini alla Juve: ecco Maghnes Akliouche
Il prossimo mercato della Juventus si sta forse caricando di eccessive aspettative. Tanti i nomi che sembrerebbero far parte della lista segreta di Cristiano Giuntoli.
Un nome, però, appare da tempo sul taccuino del direttore tecnico bianconero ed è quello di Maghnes Akliouche, classe 2002, centrocampista francese del Monaco e della nazionale under-21 francese. Prospetto giuntoliano fino ad un certo punto, dal momento che il centrocampista francese è già sotto osservazione di diversi club europei, dalla Liga alla Premier League fino all’immancabile PSG, sempre interessato ai talenti francesi. La Juventus dovrà, però, guardarsi soprattutto dalla concorrenza dell’Atletico Madrid, ma non soltanto. In Italia c’è un altro grande club che ha messo nel mirino Maghnes Akliouche: è il Napoli di Aurelio De Laurentiis ed Antonio Conte. La Juventus, e Giuntoli, però, sembrano più avanti.
Il direttore tecnico bianconero è pronto a piazzare un autentico ‘colpo gobbo’ ai danni di un ex Juve, Antonio Conte e di un ex presidente ‘assai poco riconoscente’, Aurelio De Laurentiis.