Juventus, la scelta della società è stata bocciata ma si poteva immaginare. I fatti dicono altro e dicono, soprattutto, che così non si può andare avanti
Molti lo zero a zero in casa contro il Milan, viste le assenze per Thiago Motta, ritengono sia un risultato importante, da accettare senza chissà quale vergogna per non avere, nell’arco dei 90minuti, nemmeno provato a vincere la partita.
Una delle partite, quella di San Siro, più brutte dell’intera stagione e siamo solamente a novembre. Sì, la Juventus si è presentata molto incerottata, soprattutto sulla prima linea. L’assenza di Vlahovic, unica vera punta a disposizione dell’ex tecnico del Bologna, è stata sicuramente quella più pesante: i bianconeri hanno affrontato la squadra di Paulo Fonseca con McKennie e Koopmeiners che hanno cercato di dare un punto di riferimento offensivo. I risultati ovviamente non si sono visti, parliamo di calciatori che hanno delle caratteristiche diverse da quello che chiedeva Motta. Ma il problema del centravanti non è cosa della settimana scorsa: Vlahovic è solo dall’inizio dell’anno e non ha mai riposato o rifiatato. Giuntoli sapeva di poter andare incontro ad una situazione del genere e, magari, sperava di recuperare Milik. Così non è stato. E nel corso del programma di Sky, in onda domenica sera, Di Canio ha sentenziato in questo modo.
Giuntoli bocciato da Di Canio: le parole
Il commentatore sportivo ha detto questo sulla scelta della società di andare incontro a quella che, oggi, è una situazione ampiamente preventivabile con i ritmi che ci sono in Serie A e non solo. Si parla ovviamente della gestione di una rosa con un solo centravanti.
“Dobbiamo aspettare ieri, lo abbiamo detto due mesi fa che era impossibile che una società che si ripresenta a grandi livelli con un nuovo obiettivo, quello di cambiare filosofia, si ritrovi con un solo attaccante. E non mi parlare di Milik che si era infortunato prima degli Europei con delle problematiche già precedenti per cui non non dovevi farne secondo me proprio affidamento. Quindi è stata una negligenza“. Colpa di Giuntoli in poche parole, ma forse anche un po’ di Motta che ha acconsentito, visto che ne ha parlato, a questa scelta che a metà novembre si è già rivelata sbagliata. E domani si torna in campo.