Voti Juventus-Bologna: si è da poco concluso il match dell’Allianz Stadium. Ecco i nostri giudizi sui giocatori bianconeri
La Juve pareggia alla fine. E dice, comunque, praticamente, addio ai sogni scudetto. Adesso i punti di distacco dall’Atalanta sono 6, e domani potrebbero essere 7 se il Napoli dovesse battere la Lazio. E in mezzo, pure, ci sono altre squadre, quindi è addio o quasi. Questa Juve non è minimamente in grado di pensare a qualcosa di diverso. E a dicembre si devono per forza di cose fare delle valutazioni, capire dove sono gli errori, che ci sono.
Allo Stadium stava per passare il Bologna. Perché solamente all’ultimo secondo la Juve è riuscita a riprendere una partita che si era messa male sin da subito. Bellissima la rete di Mbangula, per il 2-2 finale. Assist di Vlahovic e giocata incredibile di quel giovane attaccante mandato in campo a pochi minuti dalla fine.
Primo tempo brutto, troppo brutto per essere vero. Una Juventus – che anche per via dell’infortunio di Cambiaso – ha presto perso le misure dietro. E Ndoye si è inserito proprio in quello spazio che Rouhi ha lasciato fulminando Perin sul primo palo. Poi c’è stata l’occasione di Vlahovic, bravo Skorupski dopo la giocata di Koopmeiners, ma troppo poco per evitare i fischi di uno Stadium che si aspettava di più.
Un Thiago Motta nervoso anche nel primo tempo, che a inizio ripreso si è preso anche il cartellino rosso. Sta pagando la tensione, l’allenatore, che non riesce in nessun modo a dare un senso alla sua squadra. E proprio il Bologna, quella che è stata la sua creatura l’anno scorso, ha dimostrato invece di aver già incamerato quelli che sono i dettami tattici di Italiano: se i rossoblù hanno perso solo una volta in stagione, non è un segnale da sottovalutare. E immediatamente dopo l’espulsione di Motta, il due a zero, quello di Pobega, dopo una giocata illuminante di Castro. I fischi e i cori di tirare fuori gli attributi hanno svegliato, forse, un po’ la Juve. Che ha trovato il gol con Koopmeiners, il primo della sua avventura in bianconero pescato da solo in mezzo all’area da rigore da Danilo, bravo ad arrivare sul fondo e crossare. Poi il gol alla fine. Ma è troppo poco.
JUVENTUS (4-2-3-1): Perin 5,5; Danilo 6, Kalulu 5,5, Gatti 5,5 (79′ Savona sv), Cambiaso sv (14′ Rouhi 5); Fagioli 5 (64′ Yildiz 6), Locatelli 5,5 (64′ Thuram 6); Conceicao 6, Koopmeiners 6, Weah 6 (79′ Mbangula 7); Vlahovic 5,5. Allenatore: Thiago Motta 5
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